Lunedì 9 novembre 2009,si celebrano i 20 anni dalla caduta del muro di Berlino.Da quel giorno in poi,veramente,il mondo non sarebbe più stato lo stesso.Il muro cadeva proprio nell'anno in cui ricorreva il secondo centenario della rivoluzione Francese.
Potenza delle date.
E quest'anno?Il 2008 non è finito bene e già il 2009 non promette di essere migliore:in America Citybank,Bank of America,GM,Ford,Chrysler stanno per fallire e,quando anche i soldi legati alle spese militari finiranno potrebbe toccare anche a Boeing e GE.In Europa il sistema bancario è alle corde,l'Euro è messo in fibrillazione dagli spread sui titoli di stato e l'export non riesce a sostenere neppure più la Germania.Il Giappone si sta avvitando su se stesso e la cina rallenta se non sta già fermandosi.Anche questa volta , tra vent'anni ,potremmo tornare a ripeterci che 'nulla sarebbe stato più come prima'.
E' un processo lungo e tutto in divenire,ma possiamo dare per certa una crisi monetaria mondiale,visto il generale riequilibrio che le varie valute avranno in seguito alla ridefinizione della mappa dei commerci mondiali.Per assurdo potremmo un giorno importare dalla'America quei prodotti che oggi importiamo dalla Cina.Possiamo aspettarci anche che la stessa Cina dovrà affrontare grossi problemi interni a causa del rallentamento dell'economia e il rientro dei capitali americani in patria.
Vedremo probabilmente una guerra,i focolai sono molti,ma predire dove scoppierà non è cosa facile.Iran,Libano,Gaza,Sri Lanka,Transnistria,Pakistan.Ovvio che non tutte le guerre hanno lo stesso impatto mediatico ma gli effetti che possono portare al nostro modo di vivere possono essere importanti.Molti dei prodotti e quasi tutta l'energia che utilizziamo sono importati.Ecco perchè abbiamo mandato le nostre navi nel golfo di Aden.Ecco perchè cerchiamo vie alternative alle rotte del petrolio.
E' certo che si inizeranno a scrivere le regole di un nuovo sistema globale tra le nazioni:Oggi,chiaramente,gli attori principali sulla scena mondiale sono:USA,EU,Russia,Giappone,Cina,l'OPEC,l'arabia saudita,in parte ancora la GB.Stanno però crescendo la Turchia,l'Iran,il Brasile.Ognuna di queste è leader per posizione geografica,risorse,dimensioni demografiche,potenza militare.Alcune delle organizzazioni mondiali come il FMI,la WB,l'onu,il g7 non le vedono neanche partecipare.
Il G20 è stato un inizio,un primo passo verso questa strada.Dal punto di vista economico,vedremo un po' di protezionismo o meglio di razionalizzazione.L'esigenza di cercare sempre i costi minori per la produzioni di beni si scontra inevitabilmente con le necessità della pace sociale,che,in Europa,ha già dato prova di esere messa sotto tensione.per l'Europa,poi,il protezionismo può addirittura avere un risvolto positivo,in quanto catalizzatore di un processo di accelerazione della costruzione di un vero mercato interno europeo;Eurolandia,estesa da Lisbona a Bucarest,si rirova ricca di molte delle materie prime che le necessitano e forte di un mercato potenziale di circa 400 milioni di cittadini.Potrà sfruttare questo spazio economico mentre la Cina sarà impegnata alla creazione di un immenso mercato interno al fine di riequilibrare il divario economico città/campagna puntando maggiormente su quest'ultima e fermando l'emorragia di chiusure di fabbriche sulla costa reindirizzando la produzione verso l'interno.
Evitare rivolte sociali è il primo imperativo per Pechino.Le risorse ci sono ed il primo piano cinese di stimoli ne è un esempio.
Gli USA saranno di fronte ad una ristrutturazione industriale con pochi precedenti.Il passato ci ha abituati a comprendere l'intraprendenza del popolo americano e ad apprezzare lo spirito del "posso farcela" veicolato dai film di Hollywood.Il dollaro è sopravvalutato se messo in relazione all'attuale capacità produttiva USA ed inoltre il governo americano non ha nessun interesse a difenderne la forza se vuole incentivare l'esportazione con il duplice scopo di dare fiato all'occupazione e dare modo alle imprese di rifornirsi di denaro fresco.Inoltre è vitale l'esigenza di dilavare gli immensi deficit pubblico e commerciale attraverso l'inflazione che vista l'immensa mole di danaro promessa da Obama,farà capolino entro la fine dell'anno.
In generale possiamo aspettarci un riequilibrio di aspettative da parte delle nazioni,delle imprese e dei singoli cittadini.L'occidente vedrà calare il proprio tenore di vita a causa della disoccupazione,dell'inflazione e delle ristrutturazioni interne che ogni stato europeo sarà costretto a fare se vorrà mantenersi dentro i parametri di Maastricht e recuperare i fondi necessari a coprire i vari piani di stimolo messi in atto per contrastare la crisi di liquidità.L'alternativa è data dalle tasse,ma un mix di assenza di lavoro e carico fiscale crescente può rivelarsi esplosivo.
E l'Italia?Il nostro pease è il grande malato d'Europa da almeno vent'anni:Irlanda,Spagna,Inghilterra hanno beneficiato del periodo passato per ristrutturarsi,darsi regole nuove,attirare o creare lavoro.L'Italia è rimasta un po' ferma e questo nostro Capitalismo letargico ha fatto in modo di congelare anche la società,l'iniziativa imprenditoriale,la ricerca di alternative.Per fortuna la crisi bancaria ha toccato solo marginalmente,se escludiamo il caso Unicredit, le nostre banche in virtù della minore esposizione estera e finanziaria ed il nostro settore industriale rimane ancora numericamente di tutto rispetto.Certo,il fallimento o ,anche peggio,la nazionalizzazione di Unicredit sarebbero un colpo tremendo per l'economia italiana sia privata che pubblica.Possiamo consolarci con il fatto che in questa crisi nessuna nazione può fare a meno delle altre,anche se segretamente ognina spera che sia possibile.Per contro non v'è un solo centro che possa dirigerla verso orizzonti sicuri e delineati,che siano gli USA,l'ONU o qualsiasi organismo sovranazionale.Volendo razionalizzare anche il famoso motto dei tre Moschettieri,"Tutti per Tutti" potrebbe essere lo slogan dei prossimi anni.O forse no.
Un Blog per liberare pensieri e ragionamenti ispirati,e necessari, alla realtà quotidiana. Perchè spesso siamo portati a pensare in modi che non ci appartengono,ispirati da chi ha interesse a conformare il pensiero generale verso verità semplici, logiche e incontrovertibili ma che in realtà, scansano dal nostro cervello tutte le altre e le nascondono. La mancanza di Idee porta all'inazione ed alla morte di Se
Perchè Ordine e Progresso?
Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.
L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine
Auguste Comte ,1896
sabato 21 febbraio 2009
E intanto l'acqua scorre sotto i ponti.
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domenica 15 febbraio 2009
Tsunami a Paperopoli
Il presidente americano,Barack Obama,ha appena ottenuto dal senato USA l'autorizzazione a varare un 'piano di stimoli' da 789 miliardi di dollari per l'economia.Il Financial Times ed altri quotidiani economici pubblicano il conto totale degli aiuti governativi stanziati da un anno a questa parte che raggiungono la cifra stratosferica di 3 trilioni di dollari ovvero 3000 miliardi.
Ora,già il fatto che dai milioni si sia passati ai miliardi ed ora ai trilioni non è rassicurante,ma il peggio è che già molti analisti si affrettano a dire che neanche questo salasso basterà.Ricordo che anni fa,il cattivo dei film di James Bond era solito chiedere un Milione di dollari per non distruggere la terra con la sua arma spaventosa e già sembravano tanti.Poi negli anni Ottanta è cominciata la moda degli 'ingaggi miliardari' dei calciatori (Maradona,Zico,Van Basten..) e a tutti noi quei miliardi (di lire,badate) non solo sembravano molti ma anche troppi.Ora siamo ai trilioni,il che mi ricorda quando da piccolo leggevo Topolino ,ridevo dei Fantastilioni contenuti nel deposito di Zio Paperone e mi chiedevo come si scrivesse,in numeri,una cifra del genere.Di fronte a questa notizia ,oggi, ho preso carta e penna e mi sono dato una risposta:
3 trilioni sono 3000 miliardi (di $) ,il che equivale ,con un cambio di 0.77 euro per un dollaro, a 2.310.000.000.000 di Euro ovvero a 4.472.783.700.000.000 di lire (con il cambio fermo a 1936.27 lire per un euro).E poi dicono che le foreste vengono abbattute :lo credo,solo per scrivere una cifra del genere serve un intero foglio di carta! Per non parlare della carta che servirebbe se si volesse realmente stampare tutta quella moneta.
In termini tecnici questo fenomeno è detto "inflazione monetaria" e non è dovuto ai normali meccanismi del mercato (che invece genera "inflazione da costi" ed è abbastanza naturale nel lungo periodo) ma è un meccanismo che può essere messo in atto quando si vuole 'diluire' il debito pubblico a spese dei creditori.
Il problema in effetti è dato dall'enorme quantità di moneta stampata dal governo americano in questi anni tanto che ,forse per pudicizia,il ministero del tesoro non pubblica neanche più il dato sulla massa monetaria M3 (ovvero la totalità di dollari di carta ed elettronici emessi dalla Federal Reserve) e quindi non è neanche chiaro quanti dollari vi siano in circolazione effettivamente e quindi la reale inflazione in corso.
I giornali tutti ci ripetono che siamo in piena Deflazione e che le merci rimangono invendute nei magazzini perchè i cittadini non spendono,ma la realtà è che abbiamo passato otto anni a spendere soldi che non avevamo per case,ipod,auto e chissà cos'altro e quindi le aziende hanno sovradimensionato i propri impianti e inaugurato piani di crescita irrealizzabili sperando che la festa continuasse all'infinito.Poi ,come nel classico gioco,il movimento di una sola carta ha fatto crollare l'intero castello ed ora siamo alla Stagnazione se non alla Recessione.In realtà questo periodo ricorda un pò le fasi che precedono uno tsunami,quando il mare si ritira e le spiagge si allungano verso di esso per kilometri:può sembrare bassa marea, i pesci si dibattono sulla sabbia,ma poi arriva l'onda gigantesca e quegli stessi pesci ce li ritroviamo su qualche collina sommersa dalla furia dell'acqua che torna indietro.Ecco oggi la deflazione,domani la SuperInflazione come negli anni Settanta con corredo di penuria di materie prime,cibo,metalli e petrolio in testa visto che i prezzi attuali per questi merci favoriscono si il loro acquisto ma scoraggiano dall'intraprendere nuove ricerche minerarie,prospezioni petrolifere o anche solo la messa a coltura di più terreno.
In quegli anni si coniò una nuova parola 'Stagflazione' unendo Stagnazione ed Inflazione,fenomeni che fino ad allora erano considerati irrealizzabili contemporaneamente.E' curioso notare che uno dei consulenti del nuovo presidente americano sia proprio Paul Volcker,il governatore della Fed in quei terribili anni,quindi uno che ,nel caso,saprà come affrontare il problema.Intanto su 'La Repubblica' del 28 gennaio abbiamo letto la simpatica notizia di una signora norvegese che è riuscita a farsi cambiare in denaro sonante i soldi del Monopoli dalla sua banca per un equivalente di 190 Euro.
Che si tratti di un caso di preveggenza?
Ora,già il fatto che dai milioni si sia passati ai miliardi ed ora ai trilioni non è rassicurante,ma il peggio è che già molti analisti si affrettano a dire che neanche questo salasso basterà.Ricordo che anni fa,il cattivo dei film di James Bond era solito chiedere un Milione di dollari per non distruggere la terra con la sua arma spaventosa e già sembravano tanti.Poi negli anni Ottanta è cominciata la moda degli 'ingaggi miliardari' dei calciatori (Maradona,Zico,Van Basten..) e a tutti noi quei miliardi (di lire,badate) non solo sembravano molti ma anche troppi.Ora siamo ai trilioni,il che mi ricorda quando da piccolo leggevo Topolino ,ridevo dei Fantastilioni contenuti nel deposito di Zio Paperone e mi chiedevo come si scrivesse,in numeri,una cifra del genere.Di fronte a questa notizia ,oggi, ho preso carta e penna e mi sono dato una risposta:
3 trilioni sono 3000 miliardi (di $) ,il che equivale ,con un cambio di 0.77 euro per un dollaro, a 2.310.000.000.000 di Euro ovvero a 4.472.783.700.000.000 di lire (con il cambio fermo a 1936.27 lire per un euro).E poi dicono che le foreste vengono abbattute :lo credo,solo per scrivere una cifra del genere serve un intero foglio di carta! Per non parlare della carta che servirebbe se si volesse realmente stampare tutta quella moneta.
In termini tecnici questo fenomeno è detto "inflazione monetaria" e non è dovuto ai normali meccanismi del mercato (che invece genera "inflazione da costi" ed è abbastanza naturale nel lungo periodo) ma è un meccanismo che può essere messo in atto quando si vuole 'diluire' il debito pubblico a spese dei creditori.
Il problema in effetti è dato dall'enorme quantità di moneta stampata dal governo americano in questi anni tanto che ,forse per pudicizia,il ministero del tesoro non pubblica neanche più il dato sulla massa monetaria M3 (ovvero la totalità di dollari di carta ed elettronici emessi dalla Federal Reserve) e quindi non è neanche chiaro quanti dollari vi siano in circolazione effettivamente e quindi la reale inflazione in corso.
I giornali tutti ci ripetono che siamo in piena Deflazione e che le merci rimangono invendute nei magazzini perchè i cittadini non spendono,ma la realtà è che abbiamo passato otto anni a spendere soldi che non avevamo per case,ipod,auto e chissà cos'altro e quindi le aziende hanno sovradimensionato i propri impianti e inaugurato piani di crescita irrealizzabili sperando che la festa continuasse all'infinito.Poi ,come nel classico gioco,il movimento di una sola carta ha fatto crollare l'intero castello ed ora siamo alla Stagnazione se non alla Recessione.In realtà questo periodo ricorda un pò le fasi che precedono uno tsunami,quando il mare si ritira e le spiagge si allungano verso di esso per kilometri:può sembrare bassa marea, i pesci si dibattono sulla sabbia,ma poi arriva l'onda gigantesca e quegli stessi pesci ce li ritroviamo su qualche collina sommersa dalla furia dell'acqua che torna indietro.Ecco oggi la deflazione,domani la SuperInflazione come negli anni Settanta con corredo di penuria di materie prime,cibo,metalli e petrolio in testa visto che i prezzi attuali per questi merci favoriscono si il loro acquisto ma scoraggiano dall'intraprendere nuove ricerche minerarie,prospezioni petrolifere o anche solo la messa a coltura di più terreno.
In quegli anni si coniò una nuova parola 'Stagflazione' unendo Stagnazione ed Inflazione,fenomeni che fino ad allora erano considerati irrealizzabili contemporaneamente.E' curioso notare che uno dei consulenti del nuovo presidente americano sia proprio Paul Volcker,il governatore della Fed in quei terribili anni,quindi uno che ,nel caso,saprà come affrontare il problema.Intanto su 'La Repubblica' del 28 gennaio abbiamo letto la simpatica notizia di una signora norvegese che è riuscita a farsi cambiare in denaro sonante i soldi del Monopoli dalla sua banca per un equivalente di 190 Euro.
Che si tratti di un caso di preveggenza?
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