Perchè Ordine e Progresso?

Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.


L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine

Auguste Comte ,1896

mercoledì 15 luglio 2015

L'Iran guadagna il suo posto al sole. Nucleare.

L'accordo del 15 di Luglio a Vienna tra l'Iran e il gruppo denominato 5+1 formato da USA, Russia, Cina, Francia, Inghilterra e Germania segna un punto di passaggio per le relazioni internazionali dei prossimi decenni. 
Con la fine dell'embargo a Cuba  e all'Iran, la fine come Stato nazionale della Libia e l'accerchiamento della Siria di Assad, solo la Corea del Nord resta membro dell'"Asse del Male". Con gli ultimi due accordi dell'amministrazione Obama, svaniscono gli ultimi due "nemico pubblico numero 1" contro i quali gli USA potevano ancora scagliarsi nella loro retorica internazonale. Ora trattare con i coreani sarà il prossimo  obiettivo di molti.
Con la firma di Vienna può iniziare il cauto disgelo di tutte le parti per trarre reciproco beneficio dalle ricadute degli accordi. L'Iran è stato accerchiato da una serie di anelli concentrici di sanzioni e controlli che ne ha ristretto l'azione sovrana negli ultimi 15 anni e ad oggi il paese ha forti limitizazioni alla crescita della sua economia. Le sanzioni economiche gli impediscono una piena esportazione del suo potenziale petrolifero e metanifero e al contempo negano ai capitali iraniani l'accesso al circuito euro-americano SWIFT per le transazioni internazionali. Eliminato l'ostacolo nucleare, l'Iran si aspetta ora che anche le sanzioni vengano rimosse per tornare appieno nella "comunità internazionale" e poter impiegare i vasti capitali nei mercati internazionali . Tutti però a chiedersi:  Chi ha vinto? Chi ha perso? Apparentemente perdono Israele e Arabia Saudita ma l'accettazione dell'Iran quale potenza regionale non significa forse di doverso preparare ad un contenimento? Su chi possono ricadere le attenzioni, e i finanziamenti di Washington nell'area? D'altronde anche le limitazioni alla vendita di armamenti a Tehran termineranno tra 5 anni e un equilibrio militare progressivamente verrà dispiegandosi. Ha vinto l'Iran? I controlli sulle installazioni nucleari rimangono e le capacità di elaborazione del plutonio vengono quasi azzerate ma possiamo dire una cosa : l'accordo stipulato a Vienna certifica di fatto la "capacità nucleare" dell'Iran. Ciò significa che quel paese ha raggiunto le conoscenze tecnologiche e ha i mezzi per costruire un ordigno nucleari in meno di 1 anno, forse 6 mesi. L'Iran, d'altronde, è già capace di costruire missili balistici, su disegno cinese, con una gittata di 6500/8000 km. L'intero medioriente è potenzialmente sotto il suo arco, ma non è obietivo dell'Iran avere un programma militare nucleare. Israele, che non è firmatario del NPT al contrario di Tehran, si stima possieda 200 testate nucleari e comprovata capacità di primo e secondo colpo.
In caso di attacco nucleare iraniano basterebbe una sola esplosione per distruggere e rendere inutilizzabile un ampia parte del territorio israeliano. Il secondo colpo nucleare israeliano presumibilmente però raderebbe al suolo l'intera civiltà iraniana nei successivi 15-20 minuti. E' uno scenario che non vuole nessuno, prima di tutti Israele. Ora però lo stato di Tel Aviv sa di non essere l'unica potenza nucleare nell'area mediorientale e che l'idea di un attacco alle installazioni nucleari iraniane è definitivimante tramontata. Il gas iraniano potrà ora fluire liberamente verso la Cina, attraverso le diverse strade che Pechino ha già costruito in Pakistan. Quello stesso gas potrà ora fluire, senza infrangere più alcuna remore neo moralistica, dall'Iran alla Gran Bretagna, alla Francia,all'Italia, all'Europa. Anche gli USA sono interessati al gas iraniano, comunque più economico di quello generato dal fracking e al suo petrolio. L'acordo sancisce anche e soprattutto che l'Iran è un pivot, se non IL PIVOT indispensabile agli equilibri dell'area. Tutti ne hanno in qualche modo bisogno e la sua stabilità è fonte di stabilità per un'area più ampia. Contemporaneamente  il 5+1 prende atto del fatto che esiste un'area di civiltà sciita che va dal mar del Caspio all'Oceano Indiano, dall'Afghanistan allo Yemen, passando per Siria e Libano.Aggiungiamoci anche la Bosnia e portiamoci avanti con il lavoro.Vince anche la Russia che vede legittimato il suo ruolo nell'area del Caspio e in generale in tutta l'Asia Minore e sul mediterraneo. Essa raggiunge un accordo che le permette di mantenere  il suo ruolo di hub energetico nella regione del Caspio, non perdendo l'alleanza con l'Iran (che è anche membro-osservatore  nella SCO), negoziando alla pari con gli  USA e "sicurizzando" il suo fianco sud-ovest. La Russia, non a caso, è parte in causa in ognuno dei teatri in cui è coinvolta Tehran ma ne è apertamente partner nella costruzione e gestione dell'impianto di Natanz. Vedremo l'impatto di questo clima sulla gestione della "questione ISIS" e se alla fine a fare le spese dell'accordo non sia solo Assad. Comunque si è trattato di un accordo di tipo nuovo, multipolare, alla ricerca di una soluzione (sebbene solo dopo aver cavalcato il problema), con un alto grado di soddisfazione reciproca. E' la stipula di un accordo "alla cinese", di tipo "win-win" ovvero in cui non perde nessuno e tutti guadagnano almeno un poco. Ogni lunga marcia comincia con un singolo passo, no?

PS:
C'eravamo anche noi italiani? 
Pochi sanno che eravamo il secondo partner commerciale europeo di Tehran prima delle sanzioni. Negli anni '50, FIAT aveva uno stabilimento a Isfahan ed ENI ha ancora accordi di estrazione dal giacimento-monstre di Pars II.
Lady PESC, Federica Mogherini, ufficialmente presente per conto dell'UE, ha sicuramente portato l'ottica nazionale (e vaticana) nell'intricata questione gestendo l'ultimo round di negoziati sino alla stipula del trattato.
Spero lo abbia fatto perchè era lì per quello.