A furia di dazi e sanzioni,
l'aggressiva politica economica di Trump sta scuotendo le fondamenta
del mondo geo-economico. Juncker è volato a Washington per
scongiurare tariffe più elevate sulle auto e sui prodotti europei
mentre i cinesi hanno mostrato il loro disappunto ai 200 mld $ di
dazi sui loro prodotti da parte degli USA. Quindi, a loro volta,
hanno fatto altrettanto. Per avere una carota da offrire mentre agita
il bastone dei dazi, Trump ha rinnovato all'Europa la proposta del
TTIP (meno tariffe e barriere non tariffarie), senza però darle un
nome. La strategia di Trump è di tagliare il deficit con tutte le
nazioni estere e, di riflesso, stimolare l'industria nazionale a
sopperire con nuovi impianti produttivi in USA. In tutto ciò,
l'Italia ha molto da perdere in quanto secondo esportatore europeo
verso gli USA, in surplus di 1 mld $, ma anche per i mancati introiti
dovuti alle sanzioni alla Russia. Questa, nel frattempo, ha ormai
metabolizzato le sanzioni, sfruttando questo periodo per
diversificare le proprie importazioni e sganciarsi dal sistema del
dollaro. Allo stesso modo, l'Iran, sotto sanzioni dal 2004, ha
rivolto la propria economia verso la Cina e la Russia, esterne
all'area del dollaro, utilizzando l'oro o le rispettive valute. Oggi
gli USA, in quanto "iperpotenza", possono imporre sanzioni
extraterritoriali, giuridicamente invalide, e applicare dazi
all'import di determinate classi di prodotti, in maniera del tutto
legale. L'impatto, in entrambi i casi, è globale e causa reazioni a
catena. Meno importazioni americane si riflettono sull'export dei
paesi asiatici, europei o sudamericani che entrano in crisi. Rispetto
al dollaro, molte valute sono scese negli ultimi mesi ed in Cina si
stanno verificando scioperi come mai prima d'ora. Il consumatore
americano, primo anello della catena del consumo globale, ha deciso
di produrre da sè e gli esportatori mondiali devono riorganizzarsi.
Di norma l'export di un paese è sempre l'import di qualcun altro.
Un Blog per liberare pensieri e ragionamenti ispirati,e necessari, alla realtà quotidiana. Perchè spesso siamo portati a pensare in modi che non ci appartengono,ispirati da chi ha interesse a conformare il pensiero generale verso verità semplici, logiche e incontrovertibili ma che in realtà, scansano dal nostro cervello tutte le altre e le nascondono. La mancanza di Idee porta all'inazione ed alla morte di Se
Perchè Ordine e Progresso?
Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.
L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine
Auguste Comte ,1896
giovedì 9 agosto 2018
Dazi miei, problemi tuoi
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