Non passa giorno senza che i mezzi di informazione diffondano l'eco di una "nuova gaffe" del Pontefice:
Si tratti della revoca della scomunica ai Lefebvriani,dell'uso del presevativo nei paesi poveri,del discorso di Ratisbona ,del caso Englaro o del ripristino della Messa Tridentina sembra proprio che questo Papa non ne faccia una giusta.
O forse,semplicemente,l'ufficio stampa del Santo Padre ha fatto suo un vecchio adagio caro ai pubblicitari di tutto il mondo:che se ne parli bene oppure male purchè se ne parli.
La flebile voce della Chiesa è infatti così sovrastata dal clamore della Crisi Economica,dagli "efferati" episodi di cronaca giornaliera,dalle amenità della televisione che pare proprio che l'unico modo di farsi sentire sia quello di creare ad arte una polemica ed urlare più forte degli altri.
A onor del vero,va anche detto che i mezzi di comunicazione "mainstream" non sono più così inclini a dare un risalto positivo alle istanze che vengono da OltreTevere come ancora accadeva sotto il pontificato di Giovanni Paolo II.
Eppure ognuna delle questioni sopracitate andrebbe compresa nel suo spirito più profondo ed analizzata attentamente poichè è difficile pensare che un uomo dalla cultura così ampia come Benedetto XVI ,sicuramente attorniato da esperti in ogni argomento dello scibile umano,possa esprimere certi concetti senza averne ponderato attentamente ogni effetto possibile sull'opinione pubblica.
Ed infatti ,ad esempio,il Motu Proprio con il quale Ratzinger ha ripristinato la Messa in latino è, a ben vedere,una mano tesa al mondo religioso Ortodosso per il quale la Messa non è tale se non in latino e recitata dando le spalle ai fedeli (come accadeva anche in Italia fino al Concilio Vaticano II).Possiamo quindi dire che questo sia un passo nella direzione tracciata da Woityla, verso il riavvicinamento a quella parte di Cristianesimo.
In quest'ottica anche quel "ritorno dei figliol prodigo" rappresentato dalla revoca della scomunica ai Tradizionalisti di Mons. Lefebvre si inscrive in questa strategia di lungo periodo che dovrebbe riportare tutti i seguaci di Cristo sotto lo stesso tetto.D'altronde anche l'arcivescovo di Canterbury,Rowan Williams,qualche tempo fa ha ventilato l'ipotesi di una riunificazione della Chiesa di Roma con gli scissionisti Anglicani.
Sappiamo bene quanto lunghi siano i tempi della Chiesa per cui gli effetti reali di questo processo saranno ben comprensibili solo fra qualche anno.
Se poi volessimo parlare della recente affermazione riguardo l'uso del preservativo in Africa e al polverone che ha sollevato tra le file dell'Europa secolarizzata,Francia,Germania ed Inghilterra in testa , viene da chiedersi il perchè proprio quest'ultima abbia il più alto numero di gravidanze in età adolescenziale d'Europa (13%):forse il profilattico è buono per gli africani ma non per i sudditi di Elisabetta?
Al di là delle questioni specifiche la domanda da porsi è :il Papa ed il Vaticano sono un intralcio?E se si,perchè?A chi danno fastidio?
Sin dall'antichità il ruolo della religione è stato quello di custodire i valori più profondi di una Società o di una comunità di uomini stabilendo così le regole minime della convivenza alla cui base sta un principio semplce:
Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a Te.
Questo implica che il nucleo principale delle norme che sottostanno all'insegnamento religioso non possa e non debba cambiare e che i sacerdoti ,siano essi preti,pastori,imam o rabbini rappresentino un'autorità Morale superiore.Da sempre la Politica e l'Economia cercano di strappare questo primato soprattutto alla Chiesa che,fra tutte, è la struttura religiosa meglio organizzata e più diffusa ma soprattutto dotata di una gerarchia che manca alle altre;non esistono difatti ne un 'Grande Imam' ascoltato e autorevole per tutti i musulmani della Umma nè un 'Rabbino capo Mondiale' per gli Ebrei.Questo fa del Papa un bersaglio facile poichè,non essendo più infallibile per Dogma,è possibile criticare l'uomo senza mettere in discussione l'intera religione Cattolica ma con il recondito obbiettivo di farlo.
Ma il Papa,per definizione E' la Chiesa ('tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia Chiesa' disse il Cristo a Simon Pietro,identificando così il suo successore con l'intera organizzazione).
Ogni colpo dato a lui è un colpo dato alla Chiesa Romana e con essa a tutti i suoi fedeli,che sono tali proprio perchè si uniformano ai suoi precetti.Disarticolare il rapporto tra il Papa ed i fedeli significa lasciare questi ultimi in balia della confusione,di un vuoto di regole,di un anomia che disorienta e getta le basi per la disgregazione sociale e il diffondersi del dubbio e della paura.
Dobbiamo chiederci quindi se vogliamo che esista ancora un'Autorità morale superiore o se siamo ormai talmente adulti da poterci giudicare autonomamente.
Se invece sentissimo ancora il bisogno di una tale istituzione ma,per così dire fossimo "stufi" dell'invadenza Vaticana a chi potremmo rivolgerci?
Alla Politica?Al mondo Economico?Al mondo della televisione ed ai suoi idoli?
La prima ha come obiettivo non tanto nascosto l'assolutizzazione del potere (a volte con ogni mezzo necessario),la seconda la massimizzazione del profitto e direi che la terza insegue l'audience anche senza troppo badare alla qualità dei programmi per far crescere gli introiti pubblicitari.
Ognuno di questi tre Entità ha una propria strategia ,basata rispettivamente sulla costruzione del consenso,sulla soddisfazione personale,sul gradimento del pubblico.
Ciascuno cerca di imporre il proprio sistema a danno degli interessi pubblici e generali:un partito può cercare i voti facendo leva sulle paure dei cittadini e sulle divisioni interne ad una Società invece che rafforzarne l'unità,un'azienda può voler vendere una maggiore quantità del suo prodotto anche sapendo che questo potrebbe recare un danno alla salute dei cittadini,una rete televisiva può mettere in onda programmi carichi di violenza,sesso e comportamenti devianti perchè questi suscitano curiosità ed emozione tra i telespettatori senza curarsi degli effetti che ciò può portare alla Società nel suo insieme.
Prima di rispondere,fate un bel respiro,guardate i vostri figli negli occhi e chiedetevi se volete che il loro futuro sia in balia di Dio,degli uomini,del denaro o della pubblicità.Sempre che per farlo non dobbiate distogliere gli occhi dal Grande Fratello in onda sul vostro TV al plasma 42" pagato a rate.
Non sia mai,per carità di Dio.
Un Blog per liberare pensieri e ragionamenti ispirati,e necessari, alla realtà quotidiana. Perchè spesso siamo portati a pensare in modi che non ci appartengono,ispirati da chi ha interesse a conformare il pensiero generale verso verità semplici, logiche e incontrovertibili ma che in realtà, scansano dal nostro cervello tutte le altre e le nascondono. La mancanza di Idee porta all'inazione ed alla morte di Se
Perchè Ordine e Progresso?
Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.
L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine
Auguste Comte ,1896
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