Perchè Ordine e Progresso?

Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.


L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine

Auguste Comte ,1896

lunedì 16 luglio 2018

Russia campione nel mondo.


Questo weekend di metà luglio sarà ricordato per la vittoria francese ai Mondiali in Russia. Qualcosa di ben più importante è però accaduto ma ne avremo contezza solo tra qualche mese. Durante il summit NATO dell'11 Luglio, durante la visita di Trump in Inghilterra ed al successivo , storico, incontro fra il presidente americano e Putin, si è parlato dell'assetto dell'ordine mondiale dei prossimi decenni, un ordine molto diverso da quello attuale. Per cominciare, gli USA hanno chiarito che l'Europa è un “nemico” al pari della Cina, e per lo stesso motivo: esporta troppo in USA e importa troppo poco. Di contro la Russia deve essere riaccolta nel novero dei “buoni”, poiché senza di essa non può esservi l'equilibrio di forze necessario a mantenere in pace il mondo. Più realisticamente, Trump, ha capito che la Russia è ormai il dominus ovunque sia presente, Europa, Medioriente, Asia e Sud America e che è il solo attore capace di poter frapporsi tra la Cina e l'Europa e scongiurare i peggiori incubi americani. L'attuale alleanza tra Cina e Russia è infatti solo tattica poiché gli obiettivi di lungo periodo dei due giganti non collimano. Trump sta usando la stessa tattica che Nixon utilizzò nel '72 quando riallacciò i rapporti con la Cina di Mao in funzione antisovietica, stringendo Mosca fra Pechino e l'Europa. Oggi, è la Russia a dover dividere l'Europa, o meglio la Germania, dal paese con il mercato potenziale più vasto del mondo. Il presidente USA sta creando le condizioni per l'uscita di scena della sua nazione dal ruolo di iperpotenza negoziando con chi quel ruolo lo assumerà a breve: Russia e Europa. Ma mentre la Russia è indivisibile, l'Europa deve essere scorporata dalla sua parte più preziosa, la Germania e i suoi satelliti mitteleuropei. La “questione migranti” sta riuscendo nel suo scopo di dividere le nazioni europee e riorientare le lealtà internazionali. La Francia, un giorno, non dovrà ringraziare la Russia solamente per una coppa vinta giocando a calcio.

La Disunione Europea


Il vertice europeo del 28 e 29 giugno non sarà ricordato solo per aver affrontato il tema delle migrazioni dall'Africa. Infatti, al di là della discussione su chi abbia “vinto”, resta la forte impressione di un'ampia divisione tra l'Europa occidentale e quella dell'est, a partire dal “gruppo di Visegrad (Cechia, Slovacchia, Polonia e Ungheria) al quale si è aggiunta l'Austria. Se consideriamo che a seguito del vertice, il leader della CSU (Cristiano-sociali) della Baviera, Seehofer, ha minacciato le proprie dimissioni da ministro degli interni, aprendo una grave crisi nel governo tedesco, il quadro è completo. Basta guardare una mappa dell'Europa per comprendere come tutti i paesi facenti parte della sfera d'influenza tedesca, possano unirsi apparentemente per contrastare l'immigrazione, ma più realisticamente per creare un blocco politico-economico separato rispetto all'Europa comunitaria. Altre potrebbero essere le Nazioni interessate a questa nuova entità geopolitica, come la Croazia, la Slovenia e la Serbia, ma anche Bulgaria e Romania. Tra tutte queste solo alcune adottano l'Euro ma tutte sono parte del sistema industriale tedesco, in qualità di subfornitori o di mercato di sbocco dei suoi prodotti finiti. Quasi tutte loro fanno parte della NATO, e della CEE,ma alcune hanno in questi anni mostrato insofferenza verso le imposizioni di Bruxelles. La retorica anti tedesca di Trump, i dazi sulle esportazioni tedesche in USA e la continua minaccia di riformare la NATO, negandole parte degli investimenti, stanno delineando uno scenario simile a quello antecedente la Prima Guerra Mondiale. Anche l'annuncio del Presidente americano di voler incontrare Putin il prossimo 15 luglio, ventilando la possibilità di riconoscere l'annessione russa della Crimea si inscrive in questo quadro: l'accerchiamento di un temibile concorrente economico e, potenzialmente, di un futuro opponente geopolitico e forse anche militare. Sembra fantascienza, ma l'impero può tornare a colpire in futuro.