Questo weekend di metà luglio sarà
ricordato per la vittoria francese ai Mondiali in Russia. Qualcosa di
ben più importante è però accaduto ma ne avremo contezza solo tra
qualche mese. Durante il summit NATO dell'11 Luglio, durante la
visita di Trump in Inghilterra ed al successivo , storico, incontro
fra il presidente americano e Putin, si è parlato dell'assetto
dell'ordine mondiale dei prossimi decenni, un ordine molto diverso da
quello attuale. Per cominciare, gli USA hanno chiarito che l'Europa è
un “nemico” al pari della Cina, e per lo stesso motivo: esporta
troppo in USA e importa troppo poco. Di contro la Russia deve essere
riaccolta nel novero dei “buoni”, poiché senza di essa non può
esservi l'equilibrio di forze necessario a mantenere in pace il
mondo. Più realisticamente, Trump, ha capito che la Russia è ormai
il dominus ovunque sia presente, Europa, Medioriente, Asia e Sud
America e che è il solo attore capace di poter frapporsi tra la Cina
e l'Europa e scongiurare i peggiori incubi americani. L'attuale
alleanza tra Cina e Russia è infatti solo tattica poiché gli
obiettivi di lungo periodo dei due giganti non collimano. Trump sta
usando la stessa tattica che Nixon utilizzò nel '72 quando
riallacciò i rapporti con la Cina di Mao in funzione antisovietica,
stringendo Mosca fra Pechino e l'Europa. Oggi, è la Russia a dover
dividere l'Europa, o meglio la Germania, dal paese con il mercato
potenziale più vasto del mondo. Il presidente USA sta creando le
condizioni per l'uscita di scena della sua nazione dal ruolo di
iperpotenza negoziando con chi quel ruolo lo assumerà a breve:
Russia e Europa. Ma mentre la Russia è indivisibile, l'Europa deve
essere scorporata dalla sua parte più preziosa, la Germania e i suoi
satelliti mitteleuropei. La “questione migranti” sta riuscendo
nel suo scopo di dividere le nazioni europee e riorientare le lealtà
internazionali. La Francia, un giorno, non dovrà ringraziare la
Russia solamente per una coppa vinta giocando a calcio.
Un Blog per liberare pensieri e ragionamenti ispirati,e necessari, alla realtà quotidiana. Perchè spesso siamo portati a pensare in modi che non ci appartengono,ispirati da chi ha interesse a conformare il pensiero generale verso verità semplici, logiche e incontrovertibili ma che in realtà, scansano dal nostro cervello tutte le altre e le nascondono. La mancanza di Idee porta all'inazione ed alla morte di Se
Perchè Ordine e Progresso?
Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.
L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine
Auguste Comte ,1896
lunedì 16 luglio 2018
Russia campione nel mondo.
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politica internazionale,
riflessioni
La Disunione Europea
Il vertice europeo del 28 e 29 giugno
non sarà ricordato solo per aver affrontato il tema delle migrazioni
dall'Africa. Infatti, al di là della discussione su chi abbia
“vinto”, resta la forte impressione di un'ampia divisione tra
l'Europa occidentale e quella dell'est, a partire dal “gruppo di
Visegrad (Cechia, Slovacchia, Polonia e Ungheria) al quale si è
aggiunta l'Austria. Se consideriamo che a seguito del vertice, il
leader della CSU (Cristiano-sociali) della Baviera, Seehofer, ha
minacciato le proprie dimissioni da ministro degli interni, aprendo
una grave crisi nel governo tedesco, il quadro è completo. Basta
guardare una mappa dell'Europa per comprendere come tutti i paesi
facenti parte della sfera d'influenza tedesca, possano unirsi
apparentemente per contrastare l'immigrazione, ma più
realisticamente per creare un blocco politico-economico separato
rispetto all'Europa comunitaria. Altre potrebbero essere le Nazioni
interessate a questa nuova entità geopolitica, come la Croazia, la
Slovenia e la Serbia, ma anche Bulgaria e Romania. Tra tutte queste
solo alcune adottano l'Euro ma tutte sono parte del sistema
industriale tedesco, in qualità di subfornitori o di mercato di
sbocco dei suoi prodotti finiti. Quasi tutte loro fanno parte della
NATO, e della CEE,ma alcune hanno in questi anni mostrato
insofferenza verso le imposizioni di Bruxelles. La retorica anti
tedesca di Trump, i dazi sulle esportazioni tedesche in USA e la
continua minaccia di riformare la NATO, negandole parte degli
investimenti, stanno delineando uno scenario simile a quello
antecedente la Prima Guerra Mondiale. Anche l'annuncio del Presidente
americano di voler incontrare Putin il prossimo 15 luglio, ventilando
la possibilità di riconoscere l'annessione russa della Crimea si
inscrive in questo quadro: l'accerchiamento di un temibile
concorrente economico e, potenzialmente, di un futuro opponente
geopolitico e forse anche militare. Sembra fantascienza, ma l'impero
può tornare a colpire in futuro.
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