Perchè Ordine e Progresso?

Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.


L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine

Auguste Comte ,1896

lunedì 16 luglio 2018

La Disunione Europea


Il vertice europeo del 28 e 29 giugno non sarà ricordato solo per aver affrontato il tema delle migrazioni dall'Africa. Infatti, al di là della discussione su chi abbia “vinto”, resta la forte impressione di un'ampia divisione tra l'Europa occidentale e quella dell'est, a partire dal “gruppo di Visegrad (Cechia, Slovacchia, Polonia e Ungheria) al quale si è aggiunta l'Austria. Se consideriamo che a seguito del vertice, il leader della CSU (Cristiano-sociali) della Baviera, Seehofer, ha minacciato le proprie dimissioni da ministro degli interni, aprendo una grave crisi nel governo tedesco, il quadro è completo. Basta guardare una mappa dell'Europa per comprendere come tutti i paesi facenti parte della sfera d'influenza tedesca, possano unirsi apparentemente per contrastare l'immigrazione, ma più realisticamente per creare un blocco politico-economico separato rispetto all'Europa comunitaria. Altre potrebbero essere le Nazioni interessate a questa nuova entità geopolitica, come la Croazia, la Slovenia e la Serbia, ma anche Bulgaria e Romania. Tra tutte queste solo alcune adottano l'Euro ma tutte sono parte del sistema industriale tedesco, in qualità di subfornitori o di mercato di sbocco dei suoi prodotti finiti. Quasi tutte loro fanno parte della NATO, e della CEE,ma alcune hanno in questi anni mostrato insofferenza verso le imposizioni di Bruxelles. La retorica anti tedesca di Trump, i dazi sulle esportazioni tedesche in USA e la continua minaccia di riformare la NATO, negandole parte degli investimenti, stanno delineando uno scenario simile a quello antecedente la Prima Guerra Mondiale. Anche l'annuncio del Presidente americano di voler incontrare Putin il prossimo 15 luglio, ventilando la possibilità di riconoscere l'annessione russa della Crimea si inscrive in questo quadro: l'accerchiamento di un temibile concorrente economico e, potenzialmente, di un futuro opponente geopolitico e forse anche militare. Sembra fantascienza, ma l'impero può tornare a colpire in futuro.

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