Il vertice europeo del 28 e 29 giugno
non sarà ricordato solo per aver affrontato il tema delle migrazioni
dall'Africa. Infatti, al di là della discussione su chi abbia
“vinto”, resta la forte impressione di un'ampia divisione tra
l'Europa occidentale e quella dell'est, a partire dal “gruppo di
Visegrad (Cechia, Slovacchia, Polonia e Ungheria) al quale si è
aggiunta l'Austria. Se consideriamo che a seguito del vertice, il
leader della CSU (Cristiano-sociali) della Baviera, Seehofer, ha
minacciato le proprie dimissioni da ministro degli interni, aprendo
una grave crisi nel governo tedesco, il quadro è completo. Basta
guardare una mappa dell'Europa per comprendere come tutti i paesi
facenti parte della sfera d'influenza tedesca, possano unirsi
apparentemente per contrastare l'immigrazione, ma più
realisticamente per creare un blocco politico-economico separato
rispetto all'Europa comunitaria. Altre potrebbero essere le Nazioni
interessate a questa nuova entità geopolitica, come la Croazia, la
Slovenia e la Serbia, ma anche Bulgaria e Romania. Tra tutte queste
solo alcune adottano l'Euro ma tutte sono parte del sistema
industriale tedesco, in qualità di subfornitori o di mercato di
sbocco dei suoi prodotti finiti. Quasi tutte loro fanno parte della
NATO, e della CEE,ma alcune hanno in questi anni mostrato
insofferenza verso le imposizioni di Bruxelles. La retorica anti
tedesca di Trump, i dazi sulle esportazioni tedesche in USA e la
continua minaccia di riformare la NATO, negandole parte degli
investimenti, stanno delineando uno scenario simile a quello
antecedente la Prima Guerra Mondiale. Anche l'annuncio del Presidente
americano di voler incontrare Putin il prossimo 15 luglio, ventilando
la possibilità di riconoscere l'annessione russa della Crimea si
inscrive in questo quadro: l'accerchiamento di un temibile
concorrente economico e, potenzialmente, di un futuro opponente
geopolitico e forse anche militare. Sembra fantascienza, ma l'impero
può tornare a colpire in futuro.
Un Blog per liberare pensieri e ragionamenti ispirati,e necessari, alla realtà quotidiana. Perchè spesso siamo portati a pensare in modi che non ci appartengono,ispirati da chi ha interesse a conformare il pensiero generale verso verità semplici, logiche e incontrovertibili ma che in realtà, scansano dal nostro cervello tutte le altre e le nascondono. La mancanza di Idee porta all'inazione ed alla morte di Se
Perchè Ordine e Progresso?
Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.
L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine
Auguste Comte ,1896
lunedì 16 luglio 2018
La Disunione Europea
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