Perchè Ordine e Progresso?

Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.


L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine

Auguste Comte ,1896

mercoledì 19 febbraio 2014

Il (buon)senso delle cose


Questo perdurante stato di crisi economica e politica ha intaccato molte delle concezioni di senso acquisite negli ultimi decenni.Il risultato è una sorta di spaesamento ,un trovarsi a fare le stesse cose di tutti i giorni chiedendosi troppi perché ,una sensazione di assenza di punti fermi per orientarsi e di trovarsi invece in mezzo ad un’ardua navigazione a vista.
La depressione economica,perché ormai tant’è, ha messo in dubbio le capacità progressive dell’attuale sistema economico , ha colpito le nostre certezze materiali e ci ha costretti ad un ridimensionamento mettendo in luce che la regola è :“si è quello che si ha”.
Ecco il primo senso che vacilla :il senso d’identità.
Anche il senso della politica è sceso a livelli infimi, sia nei politici stessi le cui cronache sono ormai più giudiziarie che parlamentari, sia nei cittadini ,che hanno smarrito il senso della rappresentanza,anche se non soprattutto a causa dei primi.Alla distruzione del senso del tempo ha provveduto poi internet, grazie al quale non tramonta mai il sole tra un tweet a Sidney ed  un “Mi piace” a Macugnaga.Il senso del pudore veicolato dai media sembra voler sfondare ogni volta un nuovo limite ,il senso civico è ormai specie protetta così come il senso delle regole,il senso del bello non tramonta mai ma vi hanno costruito un palasport davanti e lo stesso senso dell’umorismo,di questi tempi ,genera un senso di autodifesa .
Ad ogni modo, in generale , si percepisce una Realtà liquida,inafferrabile: ogni giorno che passa è una nuova martellata sul muro delle nostre certezze.
Ovviamente la vittima principale è il Buonsenso.Il buon , vecchio ,buonsenso,si diceva una volta, ma appunto una volta. E ora?Se non esiste più un senso comune,perché tutto è relativo ed ognuno è quel che è,cosa è buono in senso lato?E’ buonsenso spendere poco perché c’è la crisi o ha senso spendere per far ripartire l’economia?E’ buonsenso continuare a votare gli stessi partiti senza senso dello stato che oggi governano insieme senza senso di vergogna, o ha senso opporsi e ripensare il senso dello stare insieme?
Ecco , ci siamo di nuovo persi.Serve senso dell’orientamento al giorno d’oggi.
La vita ha sicuramente un verso unidirezionale,dalla culla al sepolcro, ma esiste più di un modo per darle un senso: per secoli la religione ha fornito l’unico senso della Vita ,ovvero IL senso della Vita,e tutti gli altri sensi ad esso collegati.Poi la politica ha illuso che quel senso fosse un prodotto della propria volontà,o della volontà delle masse.Oggi è l’economia a dare un senso a ciò che siamo definendoci per livelli di reddito,mentre la società si adegua,volente o nolente , alle necessità del mercato di merci ,uomini e capitali e chi si oppone viene tacciato di essere senza senso.
Se non recuperiamo il senso di identità,di destino comune,il senso del possibile ,il senso di ragionevolezza , il Buonsenso ,che per definizione ci fa fare le cose per bene “perché è meglio per tutti”, diverrà relativo e con esso anche la possibilità di trovare le giuste soluzioni ai troppi problemi sul tavolo.Ha senso pensarci su.

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