Il 9 Maggio Trump ha deciso di
ritirarsi dall'accordo firmato nel 2013 con l'Iran sul suo programma
nucleare. Stipulato anche da Cina, Francia, Germania, Cina, Russia,
Inghilterra ed UE, esso prevede una drastica riduzione delle attività
iraniane in campo nucleare per una durata complessiva di 13 anni ed è
supervisionato dall'Ente Internazionale per l'Energia Atomica
dell'ONU. Francia, Inghilterra ed UE si sono dette contrarie, temendo
che ciò possa portare l'Iran a riprendere il programma e che ciò
possa addirittura sfociare in una guerra con Israele e USA. Il tema è
delicato, poiché formalmente l'Iran sta rispettando il Trattato di
Non Proliferazione Nucleare in vigore dal 1970, ma Israele continua a
dirsi dubbiosa delle reali intenzioni iraniane. I due paesi sono già
venuti in contatto, sebbene non ufficialmente, in Siria, nella quale
operano sia le truppe d'elite iraniane, spalleggiate dagli sciiti
libanesi di Hezbollah, sia i servizi segreti militari israeliani e
americani. La presenza iraniana in Siria, Libano e sud Iraq è un
incubo geopolitico per Tel Aviv, che vede in essa la possibilità che
tutta l'area che va dal Golfo Persico al Mediterraneo possa entrare
definitivamente nella sfera di influenza di Teheran e permettere un
giorno il transito del gas iraniano verso l'Europa. Ciò porterebbe a
una progressiva perdita d'influenza di Israele nella regione e
minaccerebbe, così si sostiene, la sua stessa esistenza. Nethanyau
si è detto pronto ad attaccare tanto le truppe iraniane in Siria
quanto lo stesso Iran, il quale è un avversario ostico. Esso ha 80
milioni di abitanti, in maggioranza giovani, e la sua cultura
millenaria si irradia dal mediterraneo all'Asia centrale. Il suo
esercito è il terzo, se non il secondo, nell'area dopo appunto
Israele e Turchia, con la quale l'Iran ha da anni ottimi rapporti. Un
conflitto chiamerebbe anche in causa l'Arabia Saudita, e forse Russia
e Turchia, con esiti catastrofici. La terza guerra mondiale non è
mai stata così vicina.
Un Blog per liberare pensieri e ragionamenti ispirati,e necessari, alla realtà quotidiana. Perchè spesso siamo portati a pensare in modi che non ci appartengono,ispirati da chi ha interesse a conformare il pensiero generale verso verità semplici, logiche e incontrovertibili ma che in realtà, scansano dal nostro cervello tutte le altre e le nascondono. La mancanza di Idee porta all'inazione ed alla morte di Se
Perchè Ordine e Progresso?
Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.
L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine
Auguste Comte ,1896
martedì 22 maggio 2018
Verso l'Armageddon?
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politica internazionale,
riflessioni
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