Lentamente, tutte le nazioni stanno uscendo dal lockdown interno, sebbene gli spostamenti internazionali siano ancora difficoltosi a causa delle frontiere chiuse. Anche i media iniziano ad offrire notizie diverse dalle statistiche e dalla cronaca sulla pandemia ed è così possibile leggere di importanti fatti geopolitici che il virus non ha fermato ma, semmai, creato o accelerato. La Russia ha inviato i propri cacciabombardieri in Libia, a sostegno delle truppe di Haftar, l'Iran ha inviato 5 petroliere per rifornire il Venezuela stremato dalla crisi e, non ultimo, Trump ha invitato al prossimo G7 anche Russia, Australia, India e Sud Corea. La prima notizia chiama in causa direttamente la posizione dell'Italia in Libia che, come noto, la vede a fianco del governo di Tripoli riconosciuto dall'ONU. I Russi cercano di contrastare la progressiva crescita di influenza dei Turchi, anch'essi al fianco di Sarraj, forse con il recondito obiettivo di creare un secondo fronte, dopo quello siriano, per l'esercito di Ankara. Anche la Francia sostiene Haftar e così l'alleanza stabilita a Bruxelles con Roma sul piano economico diventa contrasto sul terreno libico. Non c'è da stupirsi: la Geopolitica non è fatta di amicizie infrangibili e unidirezionali. L'Iran ha inviato in Venezuela 5 petroliere cariche di greggio e materiale per le vetuste raffinerie di Caracas, facendole transitare da Suez e Gibilterra, sotto il naso delle navi da guerra americane, che ben poco hanno potuto fare sapendo che qualsiasi contrasto avrebbe infranto le normative internazionali, alla stregua di un atto di guerra. In questi giorni queste navigano serene nei caraibi, nel "giardino di casa" statunitense, e così Teheran segna un punto nella lunga partita che da 40 anni la vede contrapposta a Washington. L'Ultima notizia è la più fragorosa: Trump invita Putin al G7, dopo che questi ne era stato escluso dal 2014. Considerati anche gli altri invitati, il sospetto è che si stia preparando un "cordone sanitario" attorno alla Cina, seguendo la postura da nuova Guerra Fredda che gli USA stanno perseguendo contro Pechino. I virus passano ma la Geopolitica resta. Che poi gli uni e l'altra siano legati è un altro discorso.
Un Blog per liberare pensieri e ragionamenti ispirati,e necessari, alla realtà quotidiana. Perchè spesso siamo portati a pensare in modi che non ci appartengono,ispirati da chi ha interesse a conformare il pensiero generale verso verità semplici, logiche e incontrovertibili ma che in realtà, scansano dal nostro cervello tutte le altre e le nascondono. La mancanza di Idee porta all'inazione ed alla morte di Se
Perchè Ordine e Progresso?
Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.
L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine
Auguste Comte ,1896
domenica 12 luglio 2020
The Show must go on
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