Perchè Ordine e Progresso?

Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.


L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine

Auguste Comte ,1896

venerdì 16 marzo 2018

Fratelli Coltelli


Il 1° Marzo il presidente Trump ha deciso di introdurre nuovi dazi sull'importazione di alluminio (10%) e acciaio (25%). Ciò fa seguito ad una decisione simile su elettrodomestici e pannelli solari. Quella ha fatto reagire cinesi e coreani, questa ha messo in allarme l'Europa, che è la prima esportatrice di acciaio negli USA. Bruxelles ha risposto minacciando dazi sulle importazione di alcuni prodotti americani (jeans, moto, liquori) e a loro volta gli americani hanno controminacciato alte tasse sulle auto europee. Non c'è niente da dire, è una guerra commerciale in piena regola. Ma perchè far guerra ad un alleato come l'Europa? Gli USA esportano molto poco della produzione ed importano moltissimo, soprattutto da Cina e Germania, temibili concorrenti economici e geopolitici. Il mondo sta cambiando e gli USA non ne sono più l'unico perno: la Cina sta costituendo un proprio enorme mercato interno e ciò sta creando le condizioni per la nascita di una "sfera di influenza" cinese in tutta l'Asia. La Germania l'ha già creata nell'est Europa, grazie alla rete di subforniture per l'industria tedesca in tutti quei paesi, dall'Estonia a nord sino alla Bulgaria a sud. Trump sa che la ricchezza americana viene trasferita, tramite il commercio, a nazioni che potrebbero minare un giorno lo status degli USA. Germania e Cina stanno diventando rapidamente partner commerciali molto stretti, ed in futuro questo legame potrebbe rafforzarsi grazie alla nuova "via della Seta" di cui la ferrovia Duisburg-Qongqing è il primo passo. L'accordo tra USA ed EU mostra segni di crepe quando si parla di rapporti con la Russia, di nucleare iraniano, dello status di Gerusalemme, di commercio internazionale, e ormai una NATO senza gli USA non è più un'eresia per entrambi. Trump, in fondo, sta solo mettendo in pratica un vecchio adagio della politica americana: "Gli Stati Uniti non hanno amici ma solo alleati" e questi lo sono sino a che sono utili o non diventano ingombranti. Proprio come la Germania.

Tregua olimpica in Corea


Le olimipiadi di Pyongchang, saranno ricordate per la partecipazione delle due Coree con un'unica squadra nazionale e per la storica visita al sud di una delegazione di alto livello nord coreana, a partire dalla sorella del leader Kim Jong Un. E' veramente un segnale di distensione foriero di una pace futura, o solo un bel gesto dettato dallo spirito olimpico? Il nodo coreano è intricato e vede agire USA, Cina e Russia, ognuna con i propri obiettivi. La Corea del Nord ha un patto di mutuo soccorso con la Cina ed ha con essa scambi commerciali vitali. Un crollo del regime coreano riverserebbe milioni di profughi nella Cina del sud, e porterebbe un caos pericoloso ai suoi confini. Pechino sta cercando di gestire la situazione a suo favore con due obiettivi: evitare la riunificazione nord-sud, che porterebbe le forze americane troppo vicine a essa, ed ergersi a arbitro delle dispute geopolitiche asiatiche, estromettendo gradualmente proprio gli USA. In Asia è in corso una spietata corsa per far parte del mercato tramite l'arma del basso costo del lavoro. Già oggi, per alcune lavorazioni meno pregiate, le aziende cinesi si rivolgono a aziende vietnamite, o birmane. Una Corea del Nord più aperta, rappresenterebbe, è vero, il nuovo livello inferiore di questa corsa, in primis per le aziende sud coreane e quelle cinesi, ma anche una possibilità di gestire progressivamente un ricambio politico pacifico. Gli USA si giocano la posizione di arbitro in Asia e nel Pacifico, poichè una pax cinese in Corea farebbe tirare un sospiro di sollievo anche a Tokyo, e potrebbe far diminuire la necessità di una così ampia presenza militare americana in Giappone. La Russia procede nel suo disegno a due dimensioni: la prima è affermarsi come garante del diritto internazionale in tutte le dispute mondiali, la seconda è rafforzare la cooperazione con la Cina e le altre nazioni euroasiatiche per creare un'area alternativa agli USA, commercialmente e militarmente. Per ora, godiamoci i giochi.
(22 febbraio 2018)

Trump si sta chiudendo fuori?


La decisione di Trump di imporre dazi ad alcune categorie di prodotti importati dall'asia ha riaperto il tema del protezionismo. La decisione del presidente USA risponde in parte alla necessità di mantenere le promesse fatte ai suoi elettori, in maggioranza operai e colletti bianchi, sulla protezione dell'industria americana, ma può essere anche interpretata come una mossa per ridurre il volume delle importazioni da Cina e Corea, con le quali gli USA hanno un enorme deficit commerciale. Il paradosso è infatti che ad ogni ripresa dell'economia americana, aumenta il disavanzo verso i paesi esteri, poichè gli Stati Uniti importano una larga parte di ciò che consumano. In definitiva, i soldi in più, portati dalla ripresa, passano dalle tasche dei cittadini americani a quelle delle aziende cinesi, giapponesi e tedesche. Non è un caso, infatti, che a Davos sia stata proprio la Merkel ad esser la più contraria ad ipotesi di protezionismo americano. Molte aziende tedesche hanno fabbriche in USA, per aggirare dazi e ridurre i rischi del cambio euro/dollaro. La stessa cosa faranno i cinesi per i pannelli solari e i coreani per le lavatrici, e ciò riporterà posti di lavoro in america e ridurrà il deficit con l'estero. Questo sul lungo periodo. Dall'inizio dell'anno il dollaro ha perso valore sulle principali valute mondiali e questo ha già ridotto il volume delle importazioni americane, ma non ha migliorato le esportazioni. Si diceva, tempo fa, che gli Stati Uniti fossero la locomotiva del mondo, ma ora non più. Sono ancora il mercato regolamentato più ampio, insieme all'Unione Europea, ma dai dati del WTO, nel complesso, emerge che è proprio quest'ultima l'area economica più ricca del pianeta e quella più interessata a mantenere aperto il commercio globale.La Cina non sta a guardare e sta creando la sua nuova "Via della Seta", con nuove ferrovie, autostrade e vie marittime, tessendo molteplici accordi bilaterali, ma gli USA non vi partecipano. Trump si sta chiudendo fuori?

Germania, anche i ricchi piangono.


La Germania nel 2017 ha realizzato il più alto surplus di bilancio tra tutte le nazioni: +287 mld €. La Cina, seconda, ha fatto +135. Al momento, però, questo gigante economico non ha un governo da 4 mesi, un fatto unico nella politica tedesca. Fallito un primo tentativo con Verdi e FDP, la CDU della Merkel ha ripiegato sulla SPD di Schulz che, seppur con difficoltà ha detto si. Anche questo tentativo è fallito, a causa delle quote sugli immigrati chieste dalla CDU della Baviera (CSU) e del no a nuove tasse rifiutato dalla Merkel a Schulz. Il prossimo round di colloqui sarà l'ultimo e potrebbe portare a nuove elezioni in caso di fallimento. Possiamo dire che il sistema elettorale tedesco funziona egregiamente. Non è un'affermazione peregrina, poiché in tutto questo fluire di sigle ne manca una che alle elezioni di settembre 2017 ha preso il 12,6%, ed ha eroso il voto ai due maggiori partiti: Alternative fur Deutschland. Ormai ago della bilancia, ha intercettato il voto dei delusi da CDU e SPD con proposte fondate su nazionalismo e orgoglio tedesco. Il timore che possa crescere è il motivo per cui il presidente tedesco spinge i due partiti a trovare un accordo, ricordando che in Germania, un “governo del Presidente” non c'è mai stato. Ma le tensioni politiche tedesche sono lo specchio di quelle sociali. L'immigrazione, i salari bassi, la proletarizzazione del ceto medio, stanno facendo crescere un risentimento che non è intercettato dal SPD, troppo istituzionale, e si sposta a destra. In questo la Germania è simile all'Austria, ma anche a Ungheria, Polonia,Slovacchia e R. Ceca (i 4 di Visegrad). Tutti questi paesi sono attraversati dalle stesse tensioni e la soluzione sembra essere la stessa, il nazionalismo. Si dice che l'Euro sia una creatura francese nata per legare la Germania all'Europa ed impedire la rinascita di una sfera di influenza tedesca da Tallinn ad Atene sino a Kiev, più vicina Mosca che a Parigi e Washington. Macron saprà ammaliare anche Afd?

(25/ gennaio 2018)