La
decisione di Trump di imporre dazi ad alcune categorie di prodotti
importati dall'asia ha riaperto il tema del protezionismo. La
decisione del presidente USA risponde in parte alla necessità di
mantenere le promesse fatte ai suoi elettori, in maggioranza operai e
colletti bianchi, sulla protezione dell'industria americana, ma può
essere anche interpretata come una mossa per ridurre il volume delle
importazioni da Cina e Corea, con le quali gli USA hanno un enorme
deficit commerciale. Il paradosso è infatti che ad ogni ripresa
dell'economia americana, aumenta il disavanzo verso i paesi esteri,
poichè gli Stati Uniti importano una larga parte di ciò che
consumano. In definitiva, i soldi in più, portati dalla ripresa,
passano dalle tasche dei cittadini americani a quelle delle aziende
cinesi, giapponesi e tedesche. Non è un caso, infatti, che a Davos
sia stata proprio la Merkel ad esser la più contraria ad ipotesi di
protezionismo americano. Molte aziende tedesche hanno fabbriche in
USA, per aggirare dazi e ridurre i rischi del cambio euro/dollaro. La
stessa cosa faranno i cinesi per i pannelli solari e i coreani per le
lavatrici, e ciò riporterà posti di lavoro in america e ridurrà il
deficit con l'estero. Questo sul lungo periodo. Dall'inizio dell'anno
il dollaro ha perso valore sulle principali valute mondiali e questo
ha già ridotto il volume delle importazioni americane, ma non ha
migliorato le esportazioni. Si diceva, tempo fa, che gli Stati Uniti
fossero la locomotiva del mondo, ma ora non più. Sono ancora il
mercato regolamentato più ampio, insieme all'Unione Europea, ma dai
dati del WTO, nel complesso, emerge che è proprio quest'ultima
l'area economica più ricca del pianeta e quella più interessata a
mantenere aperto il commercio globale.La Cina non sta a guardare e
sta creando la sua nuova "Via della Seta", con nuove
ferrovie, autostrade e vie marittime, tessendo molteplici accordi
bilaterali, ma gli USA non vi partecipano. Trump si sta chiudendo
fuori?
Un Blog per liberare pensieri e ragionamenti ispirati,e necessari, alla realtà quotidiana. Perchè spesso siamo portati a pensare in modi che non ci appartengono,ispirati da chi ha interesse a conformare il pensiero generale verso verità semplici, logiche e incontrovertibili ma che in realtà, scansano dal nostro cervello tutte le altre e le nascondono. La mancanza di Idee porta all'inazione ed alla morte di Se
Perchè Ordine e Progresso?
Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.
L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine
Auguste Comte ,1896
venerdì 16 marzo 2018
Trump si sta chiudendo fuori?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento