Il dibattito sul TAV in Valsusa è più
caldo che mai ma non è il solo che riguardi le vie del commercio
internazionale che interessano l'Italia. Il 22 marzo il presidente Xi
Jinping, visiterà per la prima volta la penisola per incontri ai
massimi livelli, da Mattarella al premier Conte. Centro della visita
sarà l'adesione del nostro paese alla nuova "Via della Seta"
(BRI), che la Cina sta realizzando dal 2013, per connettere Asia,
Europa e Africa e affiancare la globalizzazione a guida americana.
Gli USA temono che questa venga in realtà sostituita dall'iniziativa
cinese e chiedono al nostro paese di desistere. La Cina si propone di
unire con nuove linee ferroviarie e marittime, 60 paesi aggregando il
35% del PIL e il 60% della popolazione mondiale. L'Italia è uno
snodo importante e potrebbe divenire il punto di approdo per le merci
europee verso la Cina e viceversa. I cinesi sono interessati al porto
di Trieste, ma non solo, e alla possibilità di raggiungere i mercati
europei, con tre giorni di anticipo rispetto a Rotterdam. Anni fa si
interessarono a Gioia Tauro, ma lungaggini burocratiche, e
l'ostracismo di parte della politica locale, vanificarono l'accordo.
Si rivolsero quindi ai greci acquistando il 67% del porto del Pireo,
facendone lo snodo principale per l'import-export con l'Europa. Ora
ci riprovano e gli americani sono preoccupati che un'iniziativa
commerciale possa trasformarsi in un cavallo di Troia che porti a
futuri accordi politici. Il fallito tentativo di accordo
transatlantico, il TTIP, era un tentativo di anticipare e scongiurare
questa eventualità, in un momento storico in cui l'influenza USA nel
mondo è declinante. La "NATO Economica" doveva affiancare
quella militare per mantenere l'Europa nell'orbita americana. La BRI
potrebbe invece portare un giorno l'Europa nella SCO, l'alleanza
militare a guida russo-cinese. Se nel 1492 la scoperta dell'America
generò l'eclissi dell'Italia; la riscoperta della Cina porterà
invece a un nuovo Rinascimento?
Un Blog per liberare pensieri e ragionamenti ispirati,e necessari, alla realtà quotidiana. Perchè spesso siamo portati a pensare in modi che non ci appartengono,ispirati da chi ha interesse a conformare il pensiero generale verso verità semplici, logiche e incontrovertibili ma che in realtà, scansano dal nostro cervello tutte le altre e le nascondono. La mancanza di Idee porta all'inazione ed alla morte di Se
Perchè Ordine e Progresso?
Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.
L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine
Auguste Comte ,1896
domenica 17 marzo 2019
La Cina è vicina (?)
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