Perchè Ordine e Progresso?

Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.


L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine

Auguste Comte ,1896

domenica 17 marzo 2019

La diplomazia del tubo.



Quello che all'apparenza potrebbe sembrare un titolo ironico, è invece il motivo per cui l'Italia, e non solo, si è spesa molto per la Conferenza di Palermo sulla Libia del 12 e 13 Novembre 2018. Alla sua chiusura, il Presidente Conte l'ha definita una "non vittoria" ma sapeva di dire una mezza bugia. E' stata infatti una mezza vittoria poichè vi hanno partecipato Al Sarraj, presidente del governo provvisorio libico, il suo potente avversario Haftar, l'inviato dell'ONU Salamì, l'egiziano Al Sisi, il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, il primo ministro russo Medvedev, il greco Tzipras e i rappresentanti di Qatar e Turchia. E' stata la prima volta in cui tutti i principali attori della vicenda libica si sono riuniti sotto lo stesso tetto, tutti tranne tre: Macron, la Merkel e la May. Per il primo è stata una sconfitta cocente. La Francia infatti sostiene Haftar e, dopo aver rovesciato Gheddafi, ha provato più volte a fare della Libia un proprio protettorato, non certo per motivi umanitari. Quel paese, si sa, è ricco di petrolio e gas ma è da sempre legato all'Italia, con la quale è appunto connesso da un metanodotto che, grazie ad ENI e SAIPEM, porta milioni di metri cubi di gas alle raffinerie siciliane. La Francia ha un doppio obiettivo: chiudere quel "tubo" per indebolire la posizione dell'Italia quale snodo energetico d'Europa e impadronirsi dei giacimenti libici per farli gestire alla sua partecipata, la Total. Anche i tedeschi sono interessati ad indebolire l'Italia per lo stesso motivo, i Russi cercano di ostacolare la posizione francese e gli USA quella sia tedesca che francese. Il gioco libico è molto complesso ed anche Turchia, Qatar ed Egitto vi partecipano per lo stesso motivo: l'accesso o meno al ricco mercato europeo dei flussi energetici africani e mediorientali. Il gas, a differenza del petrolio, necessita di accordi di lunga durata ed è oggetto di rapporti geopolitici non sempre cristallini e palesi. I tubi, quando si hanno, è meglio tenerseli.

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