Perchè Ordine e Progresso?

Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.


L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine

Auguste Comte ,1896

domenica 4 ottobre 2020

La calma durante la tempesta.

 


 L'economia mondiale sta cercando di ritrovare spunti di normalità in questo periodo di emergenza sanitaria ma i segnali sono contrastanti. Se da un lato i dati sui contagi nel mondo trattengono l'economia reale dal ritornare a crescere come nei mesi antecedenti i lockdown, dall'altro le borse sono tornate al livello di marzo, con una ascesa di quasi il 40%. Il cielo non è però del tutto sereno nel mondo della finanza e a testimoniarlo è il prezzo dell'oro che ha raggiunto il massimo storico, avvicinandosi ai 2000 $ per oncia. Sembra quindi che gli operatori finanziari stiano affrontando simultaneamente due scommesse tra loro opposte: acquistare azioni per prepararsi ad un ritorno alla normalità e puntare sull'oro come copertura in caso lo scenario peggiori decisamente sino alla recessione globale. L'oro è da sempre un bene rifugio in contesti di incertezza economica o geopolitica ed in questo periodo, in cui entrambe sono ben presenti, ne risente positivamente. L'enorme massa di denaro creata dalle banche centrali crea infatti le condizioni per bassi tassi d'interesse che spingono ad indebitarsi per acquistare azioni ma, al contempo, genera timori di iper-inflazione che portano ad acquistare oro per proteggersi. Dal punto di vista geopolitico, i toni accesi tra Cina ed USA aprono scenari da guerra fredda e chiusura del mercato globale. Sembra quindi di trovarsi nel centro di un tornado dove, notoriamente, regna la calma mentre tutt'attorno è pioggia, vento e devastazione. In attesa quindi dell'autunno, che si annuncia difficile a causa della crisi dell'economia reale, che lascia presagire fallimenti, chiusure, riduzione di budget e licenziamenti, chi può specula mentre altri crecano di recuperare le perdite subite durante il picco di febbraio-marzo. Nel frattempo si attende di capire se i fondi stanziati da Bruxelles arriveranno in tempo, e in misura sufficiente, a frenare il crollo del PIL in tutta l'area europea ma il Presidente cinese Xi Jin Ping ha già detto chiaramente che per i prossimi anni sarà il mercato interno cinese al centro degli interessi di Pechino, ponendo dubbi sulla continuazione della globalizzazione e questo non giova alle economie del vecchio continente, molto, forse troppo, orientate all'export. L'inizio del terzo decennio del nuovo secolo si preannuncia tormentato come quello del secolo scorso.

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