Non passa giorno senza che i mezzi di informazione diffondano l'eco di una "nuova gaffe" del Pontefice:
Si tratti della revoca della scomunica ai Lefebvriani,dell'uso del presevativo nei paesi poveri,del discorso di Ratisbona ,del caso Englaro o del ripristino della Messa Tridentina sembra proprio che questo Papa non ne faccia una giusta.
O forse,semplicemente,l'ufficio stampa del Santo Padre ha fatto suo un vecchio adagio caro ai pubblicitari di tutto il mondo:che se ne parli bene oppure male purchè se ne parli.
La flebile voce della Chiesa è infatti così sovrastata dal clamore della Crisi Economica,dagli "efferati" episodi di cronaca giornaliera,dalle amenità della televisione che pare proprio che l'unico modo di farsi sentire sia quello di creare ad arte una polemica ed urlare più forte degli altri.
A onor del vero,va anche detto che i mezzi di comunicazione "mainstream" non sono più così inclini a dare un risalto positivo alle istanze che vengono da OltreTevere come ancora accadeva sotto il pontificato di Giovanni Paolo II.
Eppure ognuna delle questioni sopracitate andrebbe compresa nel suo spirito più profondo ed analizzata attentamente poichè è difficile pensare che un uomo dalla cultura così ampia come Benedetto XVI ,sicuramente attorniato da esperti in ogni argomento dello scibile umano,possa esprimere certi concetti senza averne ponderato attentamente ogni effetto possibile sull'opinione pubblica.
Ed infatti ,ad esempio,il Motu Proprio con il quale Ratzinger ha ripristinato la Messa in latino è, a ben vedere,una mano tesa al mondo religioso Ortodosso per il quale la Messa non è tale se non in latino e recitata dando le spalle ai fedeli (come accadeva anche in Italia fino al Concilio Vaticano II).Possiamo quindi dire che questo sia un passo nella direzione tracciata da Woityla, verso il riavvicinamento a quella parte di Cristianesimo.
In quest'ottica anche quel "ritorno dei figliol prodigo" rappresentato dalla revoca della scomunica ai Tradizionalisti di Mons. Lefebvre si inscrive in questa strategia di lungo periodo che dovrebbe riportare tutti i seguaci di Cristo sotto lo stesso tetto.D'altronde anche l'arcivescovo di Canterbury,Rowan Williams,qualche tempo fa ha ventilato l'ipotesi di una riunificazione della Chiesa di Roma con gli scissionisti Anglicani.
Sappiamo bene quanto lunghi siano i tempi della Chiesa per cui gli effetti reali di questo processo saranno ben comprensibili solo fra qualche anno.
Se poi volessimo parlare della recente affermazione riguardo l'uso del preservativo in Africa e al polverone che ha sollevato tra le file dell'Europa secolarizzata,Francia,Germania ed Inghilterra in testa , viene da chiedersi il perchè proprio quest'ultima abbia il più alto numero di gravidanze in età adolescenziale d'Europa (13%):forse il profilattico è buono per gli africani ma non per i sudditi di Elisabetta?
Al di là delle questioni specifiche la domanda da porsi è :il Papa ed il Vaticano sono un intralcio?E se si,perchè?A chi danno fastidio?
Sin dall'antichità il ruolo della religione è stato quello di custodire i valori più profondi di una Società o di una comunità di uomini stabilendo così le regole minime della convivenza alla cui base sta un principio semplce:
Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a Te.
Questo implica che il nucleo principale delle norme che sottostanno all'insegnamento religioso non possa e non debba cambiare e che i sacerdoti ,siano essi preti,pastori,imam o rabbini rappresentino un'autorità Morale superiore.Da sempre la Politica e l'Economia cercano di strappare questo primato soprattutto alla Chiesa che,fra tutte, è la struttura religiosa meglio organizzata e più diffusa ma soprattutto dotata di una gerarchia che manca alle altre;non esistono difatti ne un 'Grande Imam' ascoltato e autorevole per tutti i musulmani della Umma nè un 'Rabbino capo Mondiale' per gli Ebrei.Questo fa del Papa un bersaglio facile poichè,non essendo più infallibile per Dogma,è possibile criticare l'uomo senza mettere in discussione l'intera religione Cattolica ma con il recondito obbiettivo di farlo.
Ma il Papa,per definizione E' la Chiesa ('tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia Chiesa' disse il Cristo a Simon Pietro,identificando così il suo successore con l'intera organizzazione).
Ogni colpo dato a lui è un colpo dato alla Chiesa Romana e con essa a tutti i suoi fedeli,che sono tali proprio perchè si uniformano ai suoi precetti.Disarticolare il rapporto tra il Papa ed i fedeli significa lasciare questi ultimi in balia della confusione,di un vuoto di regole,di un anomia che disorienta e getta le basi per la disgregazione sociale e il diffondersi del dubbio e della paura.
Dobbiamo chiederci quindi se vogliamo che esista ancora un'Autorità morale superiore o se siamo ormai talmente adulti da poterci giudicare autonomamente.
Se invece sentissimo ancora il bisogno di una tale istituzione ma,per così dire fossimo "stufi" dell'invadenza Vaticana a chi potremmo rivolgerci?
Alla Politica?Al mondo Economico?Al mondo della televisione ed ai suoi idoli?
La prima ha come obiettivo non tanto nascosto l'assolutizzazione del potere (a volte con ogni mezzo necessario),la seconda la massimizzazione del profitto e direi che la terza insegue l'audience anche senza troppo badare alla qualità dei programmi per far crescere gli introiti pubblicitari.
Ognuno di questi tre Entità ha una propria strategia ,basata rispettivamente sulla costruzione del consenso,sulla soddisfazione personale,sul gradimento del pubblico.
Ciascuno cerca di imporre il proprio sistema a danno degli interessi pubblici e generali:un partito può cercare i voti facendo leva sulle paure dei cittadini e sulle divisioni interne ad una Società invece che rafforzarne l'unità,un'azienda può voler vendere una maggiore quantità del suo prodotto anche sapendo che questo potrebbe recare un danno alla salute dei cittadini,una rete televisiva può mettere in onda programmi carichi di violenza,sesso e comportamenti devianti perchè questi suscitano curiosità ed emozione tra i telespettatori senza curarsi degli effetti che ciò può portare alla Società nel suo insieme.
Prima di rispondere,fate un bel respiro,guardate i vostri figli negli occhi e chiedetevi se volete che il loro futuro sia in balia di Dio,degli uomini,del denaro o della pubblicità.Sempre che per farlo non dobbiate distogliere gli occhi dal Grande Fratello in onda sul vostro TV al plasma 42" pagato a rate.
Non sia mai,per carità di Dio.
Un Blog per liberare pensieri e ragionamenti ispirati,e necessari, alla realtà quotidiana. Perchè spesso siamo portati a pensare in modi che non ci appartengono,ispirati da chi ha interesse a conformare il pensiero generale verso verità semplici, logiche e incontrovertibili ma che in realtà, scansano dal nostro cervello tutte le altre e le nascondono. La mancanza di Idee porta all'inazione ed alla morte di Se
Perchè Ordine e Progresso?
Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.
L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine
Auguste Comte ,1896
venerdì 27 marzo 2009
sabato 21 febbraio 2009
E intanto l'acqua scorre sotto i ponti.
Lunedì 9 novembre 2009,si celebrano i 20 anni dalla caduta del muro di Berlino.Da quel giorno in poi,veramente,il mondo non sarebbe più stato lo stesso.Il muro cadeva proprio nell'anno in cui ricorreva il secondo centenario della rivoluzione Francese.
Potenza delle date.
E quest'anno?Il 2008 non è finito bene e già il 2009 non promette di essere migliore:in America Citybank,Bank of America,GM,Ford,Chrysler stanno per fallire e,quando anche i soldi legati alle spese militari finiranno potrebbe toccare anche a Boeing e GE.In Europa il sistema bancario è alle corde,l'Euro è messo in fibrillazione dagli spread sui titoli di stato e l'export non riesce a sostenere neppure più la Germania.Il Giappone si sta avvitando su se stesso e la cina rallenta se non sta già fermandosi.Anche questa volta , tra vent'anni ,potremmo tornare a ripeterci che 'nulla sarebbe stato più come prima'.
E' un processo lungo e tutto in divenire,ma possiamo dare per certa una crisi monetaria mondiale,visto il generale riequilibrio che le varie valute avranno in seguito alla ridefinizione della mappa dei commerci mondiali.Per assurdo potremmo un giorno importare dalla'America quei prodotti che oggi importiamo dalla Cina.Possiamo aspettarci anche che la stessa Cina dovrà affrontare grossi problemi interni a causa del rallentamento dell'economia e il rientro dei capitali americani in patria.
Vedremo probabilmente una guerra,i focolai sono molti,ma predire dove scoppierà non è cosa facile.Iran,Libano,Gaza,Sri Lanka,Transnistria,Pakistan.Ovvio che non tutte le guerre hanno lo stesso impatto mediatico ma gli effetti che possono portare al nostro modo di vivere possono essere importanti.Molti dei prodotti e quasi tutta l'energia che utilizziamo sono importati.Ecco perchè abbiamo mandato le nostre navi nel golfo di Aden.Ecco perchè cerchiamo vie alternative alle rotte del petrolio.
E' certo che si inizeranno a scrivere le regole di un nuovo sistema globale tra le nazioni:Oggi,chiaramente,gli attori principali sulla scena mondiale sono:USA,EU,Russia,Giappone,Cina,l'OPEC,l'arabia saudita,in parte ancora la GB.Stanno però crescendo la Turchia,l'Iran,il Brasile.Ognuna di queste è leader per posizione geografica,risorse,dimensioni demografiche,potenza militare.Alcune delle organizzazioni mondiali come il FMI,la WB,l'onu,il g7 non le vedono neanche partecipare.
Il G20 è stato un inizio,un primo passo verso questa strada.Dal punto di vista economico,vedremo un po' di protezionismo o meglio di razionalizzazione.L'esigenza di cercare sempre i costi minori per la produzioni di beni si scontra inevitabilmente con le necessità della pace sociale,che,in Europa,ha già dato prova di esere messa sotto tensione.per l'Europa,poi,il protezionismo può addirittura avere un risvolto positivo,in quanto catalizzatore di un processo di accelerazione della costruzione di un vero mercato interno europeo;Eurolandia,estesa da Lisbona a Bucarest,si rirova ricca di molte delle materie prime che le necessitano e forte di un mercato potenziale di circa 400 milioni di cittadini.Potrà sfruttare questo spazio economico mentre la Cina sarà impegnata alla creazione di un immenso mercato interno al fine di riequilibrare il divario economico città/campagna puntando maggiormente su quest'ultima e fermando l'emorragia di chiusure di fabbriche sulla costa reindirizzando la produzione verso l'interno.
Evitare rivolte sociali è il primo imperativo per Pechino.Le risorse ci sono ed il primo piano cinese di stimoli ne è un esempio.
Gli USA saranno di fronte ad una ristrutturazione industriale con pochi precedenti.Il passato ci ha abituati a comprendere l'intraprendenza del popolo americano e ad apprezzare lo spirito del "posso farcela" veicolato dai film di Hollywood.Il dollaro è sopravvalutato se messo in relazione all'attuale capacità produttiva USA ed inoltre il governo americano non ha nessun interesse a difenderne la forza se vuole incentivare l'esportazione con il duplice scopo di dare fiato all'occupazione e dare modo alle imprese di rifornirsi di denaro fresco.Inoltre è vitale l'esigenza di dilavare gli immensi deficit pubblico e commerciale attraverso l'inflazione che vista l'immensa mole di danaro promessa da Obama,farà capolino entro la fine dell'anno.
In generale possiamo aspettarci un riequilibrio di aspettative da parte delle nazioni,delle imprese e dei singoli cittadini.L'occidente vedrà calare il proprio tenore di vita a causa della disoccupazione,dell'inflazione e delle ristrutturazioni interne che ogni stato europeo sarà costretto a fare se vorrà mantenersi dentro i parametri di Maastricht e recuperare i fondi necessari a coprire i vari piani di stimolo messi in atto per contrastare la crisi di liquidità.L'alternativa è data dalle tasse,ma un mix di assenza di lavoro e carico fiscale crescente può rivelarsi esplosivo.
E l'Italia?Il nostro pease è il grande malato d'Europa da almeno vent'anni:Irlanda,Spagna,Inghilterra hanno beneficiato del periodo passato per ristrutturarsi,darsi regole nuove,attirare o creare lavoro.L'Italia è rimasta un po' ferma e questo nostro Capitalismo letargico ha fatto in modo di congelare anche la società,l'iniziativa imprenditoriale,la ricerca di alternative.Per fortuna la crisi bancaria ha toccato solo marginalmente,se escludiamo il caso Unicredit, le nostre banche in virtù della minore esposizione estera e finanziaria ed il nostro settore industriale rimane ancora numericamente di tutto rispetto.Certo,il fallimento o ,anche peggio,la nazionalizzazione di Unicredit sarebbero un colpo tremendo per l'economia italiana sia privata che pubblica.Possiamo consolarci con il fatto che in questa crisi nessuna nazione può fare a meno delle altre,anche se segretamente ognina spera che sia possibile.Per contro non v'è un solo centro che possa dirigerla verso orizzonti sicuri e delineati,che siano gli USA,l'ONU o qualsiasi organismo sovranazionale.Volendo razionalizzare anche il famoso motto dei tre Moschettieri,"Tutti per Tutti" potrebbe essere lo slogan dei prossimi anni.O forse no.
Potenza delle date.
E quest'anno?Il 2008 non è finito bene e già il 2009 non promette di essere migliore:in America Citybank,Bank of America,GM,Ford,Chrysler stanno per fallire e,quando anche i soldi legati alle spese militari finiranno potrebbe toccare anche a Boeing e GE.In Europa il sistema bancario è alle corde,l'Euro è messo in fibrillazione dagli spread sui titoli di stato e l'export non riesce a sostenere neppure più la Germania.Il Giappone si sta avvitando su se stesso e la cina rallenta se non sta già fermandosi.Anche questa volta , tra vent'anni ,potremmo tornare a ripeterci che 'nulla sarebbe stato più come prima'.
E' un processo lungo e tutto in divenire,ma possiamo dare per certa una crisi monetaria mondiale,visto il generale riequilibrio che le varie valute avranno in seguito alla ridefinizione della mappa dei commerci mondiali.Per assurdo potremmo un giorno importare dalla'America quei prodotti che oggi importiamo dalla Cina.Possiamo aspettarci anche che la stessa Cina dovrà affrontare grossi problemi interni a causa del rallentamento dell'economia e il rientro dei capitali americani in patria.
Vedremo probabilmente una guerra,i focolai sono molti,ma predire dove scoppierà non è cosa facile.Iran,Libano,Gaza,Sri Lanka,Transnistria,Pakistan.Ovvio che non tutte le guerre hanno lo stesso impatto mediatico ma gli effetti che possono portare al nostro modo di vivere possono essere importanti.Molti dei prodotti e quasi tutta l'energia che utilizziamo sono importati.Ecco perchè abbiamo mandato le nostre navi nel golfo di Aden.Ecco perchè cerchiamo vie alternative alle rotte del petrolio.
E' certo che si inizeranno a scrivere le regole di un nuovo sistema globale tra le nazioni:Oggi,chiaramente,gli attori principali sulla scena mondiale sono:USA,EU,Russia,Giappone,Cina,l'OPEC,l'arabia saudita,in parte ancora la GB.Stanno però crescendo la Turchia,l'Iran,il Brasile.Ognuna di queste è leader per posizione geografica,risorse,dimensioni demografiche,potenza militare.Alcune delle organizzazioni mondiali come il FMI,la WB,l'onu,il g7 non le vedono neanche partecipare.
Il G20 è stato un inizio,un primo passo verso questa strada.Dal punto di vista economico,vedremo un po' di protezionismo o meglio di razionalizzazione.L'esigenza di cercare sempre i costi minori per la produzioni di beni si scontra inevitabilmente con le necessità della pace sociale,che,in Europa,ha già dato prova di esere messa sotto tensione.per l'Europa,poi,il protezionismo può addirittura avere un risvolto positivo,in quanto catalizzatore di un processo di accelerazione della costruzione di un vero mercato interno europeo;Eurolandia,estesa da Lisbona a Bucarest,si rirova ricca di molte delle materie prime che le necessitano e forte di un mercato potenziale di circa 400 milioni di cittadini.Potrà sfruttare questo spazio economico mentre la Cina sarà impegnata alla creazione di un immenso mercato interno al fine di riequilibrare il divario economico città/campagna puntando maggiormente su quest'ultima e fermando l'emorragia di chiusure di fabbriche sulla costa reindirizzando la produzione verso l'interno.
Evitare rivolte sociali è il primo imperativo per Pechino.Le risorse ci sono ed il primo piano cinese di stimoli ne è un esempio.
Gli USA saranno di fronte ad una ristrutturazione industriale con pochi precedenti.Il passato ci ha abituati a comprendere l'intraprendenza del popolo americano e ad apprezzare lo spirito del "posso farcela" veicolato dai film di Hollywood.Il dollaro è sopravvalutato se messo in relazione all'attuale capacità produttiva USA ed inoltre il governo americano non ha nessun interesse a difenderne la forza se vuole incentivare l'esportazione con il duplice scopo di dare fiato all'occupazione e dare modo alle imprese di rifornirsi di denaro fresco.Inoltre è vitale l'esigenza di dilavare gli immensi deficit pubblico e commerciale attraverso l'inflazione che vista l'immensa mole di danaro promessa da Obama,farà capolino entro la fine dell'anno.
In generale possiamo aspettarci un riequilibrio di aspettative da parte delle nazioni,delle imprese e dei singoli cittadini.L'occidente vedrà calare il proprio tenore di vita a causa della disoccupazione,dell'inflazione e delle ristrutturazioni interne che ogni stato europeo sarà costretto a fare se vorrà mantenersi dentro i parametri di Maastricht e recuperare i fondi necessari a coprire i vari piani di stimolo messi in atto per contrastare la crisi di liquidità.L'alternativa è data dalle tasse,ma un mix di assenza di lavoro e carico fiscale crescente può rivelarsi esplosivo.
E l'Italia?Il nostro pease è il grande malato d'Europa da almeno vent'anni:Irlanda,Spagna,Inghilterra hanno beneficiato del periodo passato per ristrutturarsi,darsi regole nuove,attirare o creare lavoro.L'Italia è rimasta un po' ferma e questo nostro Capitalismo letargico ha fatto in modo di congelare anche la società,l'iniziativa imprenditoriale,la ricerca di alternative.Per fortuna la crisi bancaria ha toccato solo marginalmente,se escludiamo il caso Unicredit, le nostre banche in virtù della minore esposizione estera e finanziaria ed il nostro settore industriale rimane ancora numericamente di tutto rispetto.Certo,il fallimento o ,anche peggio,la nazionalizzazione di Unicredit sarebbero un colpo tremendo per l'economia italiana sia privata che pubblica.Possiamo consolarci con il fatto che in questa crisi nessuna nazione può fare a meno delle altre,anche se segretamente ognina spera che sia possibile.Per contro non v'è un solo centro che possa dirigerla verso orizzonti sicuri e delineati,che siano gli USA,l'ONU o qualsiasi organismo sovranazionale.Volendo razionalizzare anche il famoso motto dei tre Moschettieri,"Tutti per Tutti" potrebbe essere lo slogan dei prossimi anni.O forse no.
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domenica 15 febbraio 2009
Tsunami a Paperopoli
Il presidente americano,Barack Obama,ha appena ottenuto dal senato USA l'autorizzazione a varare un 'piano di stimoli' da 789 miliardi di dollari per l'economia.Il Financial Times ed altri quotidiani economici pubblicano il conto totale degli aiuti governativi stanziati da un anno a questa parte che raggiungono la cifra stratosferica di 3 trilioni di dollari ovvero 3000 miliardi.
Ora,già il fatto che dai milioni si sia passati ai miliardi ed ora ai trilioni non è rassicurante,ma il peggio è che già molti analisti si affrettano a dire che neanche questo salasso basterà.Ricordo che anni fa,il cattivo dei film di James Bond era solito chiedere un Milione di dollari per non distruggere la terra con la sua arma spaventosa e già sembravano tanti.Poi negli anni Ottanta è cominciata la moda degli 'ingaggi miliardari' dei calciatori (Maradona,Zico,Van Basten..) e a tutti noi quei miliardi (di lire,badate) non solo sembravano molti ma anche troppi.Ora siamo ai trilioni,il che mi ricorda quando da piccolo leggevo Topolino ,ridevo dei Fantastilioni contenuti nel deposito di Zio Paperone e mi chiedevo come si scrivesse,in numeri,una cifra del genere.Di fronte a questa notizia ,oggi, ho preso carta e penna e mi sono dato una risposta:
3 trilioni sono 3000 miliardi (di $) ,il che equivale ,con un cambio di 0.77 euro per un dollaro, a 2.310.000.000.000 di Euro ovvero a 4.472.783.700.000.000 di lire (con il cambio fermo a 1936.27 lire per un euro).E poi dicono che le foreste vengono abbattute :lo credo,solo per scrivere una cifra del genere serve un intero foglio di carta! Per non parlare della carta che servirebbe se si volesse realmente stampare tutta quella moneta.
In termini tecnici questo fenomeno è detto "inflazione monetaria" e non è dovuto ai normali meccanismi del mercato (che invece genera "inflazione da costi" ed è abbastanza naturale nel lungo periodo) ma è un meccanismo che può essere messo in atto quando si vuole 'diluire' il debito pubblico a spese dei creditori.
Il problema in effetti è dato dall'enorme quantità di moneta stampata dal governo americano in questi anni tanto che ,forse per pudicizia,il ministero del tesoro non pubblica neanche più il dato sulla massa monetaria M3 (ovvero la totalità di dollari di carta ed elettronici emessi dalla Federal Reserve) e quindi non è neanche chiaro quanti dollari vi siano in circolazione effettivamente e quindi la reale inflazione in corso.
I giornali tutti ci ripetono che siamo in piena Deflazione e che le merci rimangono invendute nei magazzini perchè i cittadini non spendono,ma la realtà è che abbiamo passato otto anni a spendere soldi che non avevamo per case,ipod,auto e chissà cos'altro e quindi le aziende hanno sovradimensionato i propri impianti e inaugurato piani di crescita irrealizzabili sperando che la festa continuasse all'infinito.Poi ,come nel classico gioco,il movimento di una sola carta ha fatto crollare l'intero castello ed ora siamo alla Stagnazione se non alla Recessione.In realtà questo periodo ricorda un pò le fasi che precedono uno tsunami,quando il mare si ritira e le spiagge si allungano verso di esso per kilometri:può sembrare bassa marea, i pesci si dibattono sulla sabbia,ma poi arriva l'onda gigantesca e quegli stessi pesci ce li ritroviamo su qualche collina sommersa dalla furia dell'acqua che torna indietro.Ecco oggi la deflazione,domani la SuperInflazione come negli anni Settanta con corredo di penuria di materie prime,cibo,metalli e petrolio in testa visto che i prezzi attuali per questi merci favoriscono si il loro acquisto ma scoraggiano dall'intraprendere nuove ricerche minerarie,prospezioni petrolifere o anche solo la messa a coltura di più terreno.
In quegli anni si coniò una nuova parola 'Stagflazione' unendo Stagnazione ed Inflazione,fenomeni che fino ad allora erano considerati irrealizzabili contemporaneamente.E' curioso notare che uno dei consulenti del nuovo presidente americano sia proprio Paul Volcker,il governatore della Fed in quei terribili anni,quindi uno che ,nel caso,saprà come affrontare il problema.Intanto su 'La Repubblica' del 28 gennaio abbiamo letto la simpatica notizia di una signora norvegese che è riuscita a farsi cambiare in denaro sonante i soldi del Monopoli dalla sua banca per un equivalente di 190 Euro.
Che si tratti di un caso di preveggenza?
Ora,già il fatto che dai milioni si sia passati ai miliardi ed ora ai trilioni non è rassicurante,ma il peggio è che già molti analisti si affrettano a dire che neanche questo salasso basterà.Ricordo che anni fa,il cattivo dei film di James Bond era solito chiedere un Milione di dollari per non distruggere la terra con la sua arma spaventosa e già sembravano tanti.Poi negli anni Ottanta è cominciata la moda degli 'ingaggi miliardari' dei calciatori (Maradona,Zico,Van Basten..) e a tutti noi quei miliardi (di lire,badate) non solo sembravano molti ma anche troppi.Ora siamo ai trilioni,il che mi ricorda quando da piccolo leggevo Topolino ,ridevo dei Fantastilioni contenuti nel deposito di Zio Paperone e mi chiedevo come si scrivesse,in numeri,una cifra del genere.Di fronte a questa notizia ,oggi, ho preso carta e penna e mi sono dato una risposta:
3 trilioni sono 3000 miliardi (di $) ,il che equivale ,con un cambio di 0.77 euro per un dollaro, a 2.310.000.000.000 di Euro ovvero a 4.472.783.700.000.000 di lire (con il cambio fermo a 1936.27 lire per un euro).E poi dicono che le foreste vengono abbattute :lo credo,solo per scrivere una cifra del genere serve un intero foglio di carta! Per non parlare della carta che servirebbe se si volesse realmente stampare tutta quella moneta.
In termini tecnici questo fenomeno è detto "inflazione monetaria" e non è dovuto ai normali meccanismi del mercato (che invece genera "inflazione da costi" ed è abbastanza naturale nel lungo periodo) ma è un meccanismo che può essere messo in atto quando si vuole 'diluire' il debito pubblico a spese dei creditori.
Il problema in effetti è dato dall'enorme quantità di moneta stampata dal governo americano in questi anni tanto che ,forse per pudicizia,il ministero del tesoro non pubblica neanche più il dato sulla massa monetaria M3 (ovvero la totalità di dollari di carta ed elettronici emessi dalla Federal Reserve) e quindi non è neanche chiaro quanti dollari vi siano in circolazione effettivamente e quindi la reale inflazione in corso.
I giornali tutti ci ripetono che siamo in piena Deflazione e che le merci rimangono invendute nei magazzini perchè i cittadini non spendono,ma la realtà è che abbiamo passato otto anni a spendere soldi che non avevamo per case,ipod,auto e chissà cos'altro e quindi le aziende hanno sovradimensionato i propri impianti e inaugurato piani di crescita irrealizzabili sperando che la festa continuasse all'infinito.Poi ,come nel classico gioco,il movimento di una sola carta ha fatto crollare l'intero castello ed ora siamo alla Stagnazione se non alla Recessione.In realtà questo periodo ricorda un pò le fasi che precedono uno tsunami,quando il mare si ritira e le spiagge si allungano verso di esso per kilometri:può sembrare bassa marea, i pesci si dibattono sulla sabbia,ma poi arriva l'onda gigantesca e quegli stessi pesci ce li ritroviamo su qualche collina sommersa dalla furia dell'acqua che torna indietro.Ecco oggi la deflazione,domani la SuperInflazione come negli anni Settanta con corredo di penuria di materie prime,cibo,metalli e petrolio in testa visto che i prezzi attuali per questi merci favoriscono si il loro acquisto ma scoraggiano dall'intraprendere nuove ricerche minerarie,prospezioni petrolifere o anche solo la messa a coltura di più terreno.
In quegli anni si coniò una nuova parola 'Stagflazione' unendo Stagnazione ed Inflazione,fenomeni che fino ad allora erano considerati irrealizzabili contemporaneamente.E' curioso notare che uno dei consulenti del nuovo presidente americano sia proprio Paul Volcker,il governatore della Fed in quei terribili anni,quindi uno che ,nel caso,saprà come affrontare il problema.Intanto su 'La Repubblica' del 28 gennaio abbiamo letto la simpatica notizia di una signora norvegese che è riuscita a farsi cambiare in denaro sonante i soldi del Monopoli dalla sua banca per un equivalente di 190 Euro.
Che si tratti di un caso di preveggenza?
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giovedì 15 gennaio 2009
A pensar male si fa peccato ma...
La guerra a Gaza è una partita a scacchi giocata sulla pelle dei civili.
Ognuno dei due contendenti sa di non poter dare scacco matto all'avversario ma curiosamente molti tra i risultati intermedi tra l'annichilimento e la vittoria finale possono comunque essere fatti valere come una vittoria.
Hamas non potrà che uscire più forte da questa situazione in quanto potrà far valere l'enorme visibilità che ha ottenuto sia tra i Palestinesi,a adiscapito di al Fatah,sia verso tutti i paesi arabi ai quali potrà mostrare di essere realmente espressione della volontà dei Palestinesi a non lasciare a Tel Aviv la speranza di prendersi tutto il territorio dell'ex mandato britannico e di sapere come fare a resistere.
La furia cieca (o forse no..) dell'esercito israeliano inoltre,ha permesso ad Hamas di poter "gettare qualche morto sul tavolo" come si sarebbe detto tempo fa,e di poter strappare qualche punto per quanto riguarda l'immagine agli occhi del mondo,nel match contro un avversario decisamente più forte.
Se i dati riguardanti le perdite totali dovute al conflitto dovessero essere confermate anche nelle proporzioni tra civili e miliziani,dovremmo arrivare alla conclusione che Hamas non è stato che leggermente intaccato (le perdite attualmente ammontano a meno della metà dei 1000 morti circa su una forza stimata di 10/20000 uomini in armi) e che l'IDF si è più che altro concentrata sulle infrastrutture,in maniera tale da rendere più lenta e disagevole la ricostruzione del dopoguerra,sperando nell'esasperazione della popolazione civile stremata.
Si dimentica spesso però che Hamas è prima di tutto un partito politico e per di più con una forte componente sociale.
La presenza all'interno della striscia di Gaza si concretizza in tutti gli aspetti della vita sociale,dalla scuola ai vigili del fuoco,dai panifici alle pratiche burocratiche.
Difficile pensare che Hamas,vittorioso alle ultime elezioni con ampio margine,avesse capitali così ingenti per comprare il voto di centinaia di migliaia di palestinesi.
C'è da considerare poi che, sebbene le notizie che filtrano siano poche, la cis-giordania vede rinascere il conflitto interno Hamas-Fatah.
La popolazione della West Bank ha forti legami con quella di Gaza (la palestina è comunque e sempre un'area molto piccola e molte famiglie sono sparse per tutta la sua estensione) e non è prevedibile quale possa essere l'impatto dei silenzi di Abu Mazen di fronte ai fatti in corso.
Dal punto di vista israeliano,invece, l 'imponente sbarramento mediatico garantisce la piena occupazione di tutta la banda utile per ripetere le ragioni del governo di Tel Aviv.
Il mantra ripetuto da giornali,telegiornali,internet,programmi di intrattenimento è rotto solo per brevi istanti dalle immagini delle rovine fumanti e dei corpi senza vita dei palestinesi e ,a volte,da qualche voce solitaria che chiede un pò di pietà per i più deboli e timidamente condanna "la reazione spropositata".
L'obiettivo dichiarato dell'invasione era e rimane quello di impedire il lancio dei Qassam verso il territorio circondante la Striscia,ma ,a quanto pare visto i continui lanci anche sotto le bombe, non sarà possibile evitarlo una volta per tutte.
Un modo potrebbe essere quello di tagliare in due permanentemente la striscia per isolare la parte nord da quella sud e quindi dal valico con l'Egitto da cui presumibilmente arriva il materiale per costruire i razzi artigianali.
A quel punto però la parte Nord diventerebbe troppo piccola entro breve tempo grazie ai tassi di natalità Palestinesi ed inoltre non potrebbe non essere supportata da aiuti esterni per poter sopravvivere,creando così l'opportunità per l'insediamento di una forza internazionale da sempre osteggiata da qualsiasi governo israeliano.
Tra meno di cinque giorni giurerà il primo presidente nero (e non nativo) Americano.
L'alleato mediorientale sa che non gli saranno permessi più gli spazi ottenuti grazie al vuoto di potere creatosi dalla transizione alla Casa Bianca e dovrà fermarsi a meno di non entrare in conflitto proprio con il nuovo Presidente, sicuramente desideroso di fare un buon esordio internazionale.
Tra un mese poi,le elezioni per la Knesset vedranno sicuramente un cambio al vertice e forse anche radicale ,perchè a volte tra i due litiganti,la Livni e Barak,il terzo gode...
Ognuno dei due contendenti sa di non poter dare scacco matto all'avversario ma curiosamente molti tra i risultati intermedi tra l'annichilimento e la vittoria finale possono comunque essere fatti valere come una vittoria.
Hamas non potrà che uscire più forte da questa situazione in quanto potrà far valere l'enorme visibilità che ha ottenuto sia tra i Palestinesi,a adiscapito di al Fatah,sia verso tutti i paesi arabi ai quali potrà mostrare di essere realmente espressione della volontà dei Palestinesi a non lasciare a Tel Aviv la speranza di prendersi tutto il territorio dell'ex mandato britannico e di sapere come fare a resistere.
La furia cieca (o forse no..) dell'esercito israeliano inoltre,ha permesso ad Hamas di poter "gettare qualche morto sul tavolo" come si sarebbe detto tempo fa,e di poter strappare qualche punto per quanto riguarda l'immagine agli occhi del mondo,nel match contro un avversario decisamente più forte.
Se i dati riguardanti le perdite totali dovute al conflitto dovessero essere confermate anche nelle proporzioni tra civili e miliziani,dovremmo arrivare alla conclusione che Hamas non è stato che leggermente intaccato (le perdite attualmente ammontano a meno della metà dei 1000 morti circa su una forza stimata di 10/20000 uomini in armi) e che l'IDF si è più che altro concentrata sulle infrastrutture,in maniera tale da rendere più lenta e disagevole la ricostruzione del dopoguerra,sperando nell'esasperazione della popolazione civile stremata.
Si dimentica spesso però che Hamas è prima di tutto un partito politico e per di più con una forte componente sociale.
La presenza all'interno della striscia di Gaza si concretizza in tutti gli aspetti della vita sociale,dalla scuola ai vigili del fuoco,dai panifici alle pratiche burocratiche.
Difficile pensare che Hamas,vittorioso alle ultime elezioni con ampio margine,avesse capitali così ingenti per comprare il voto di centinaia di migliaia di palestinesi.
C'è da considerare poi che, sebbene le notizie che filtrano siano poche, la cis-giordania vede rinascere il conflitto interno Hamas-Fatah.
La popolazione della West Bank ha forti legami con quella di Gaza (la palestina è comunque e sempre un'area molto piccola e molte famiglie sono sparse per tutta la sua estensione) e non è prevedibile quale possa essere l'impatto dei silenzi di Abu Mazen di fronte ai fatti in corso.
Dal punto di vista israeliano,invece, l 'imponente sbarramento mediatico garantisce la piena occupazione di tutta la banda utile per ripetere le ragioni del governo di Tel Aviv.
Il mantra ripetuto da giornali,telegiornali,internet,programmi di intrattenimento è rotto solo per brevi istanti dalle immagini delle rovine fumanti e dei corpi senza vita dei palestinesi e ,a volte,da qualche voce solitaria che chiede un pò di pietà per i più deboli e timidamente condanna "la reazione spropositata".
L'obiettivo dichiarato dell'invasione era e rimane quello di impedire il lancio dei Qassam verso il territorio circondante la Striscia,ma ,a quanto pare visto i continui lanci anche sotto le bombe, non sarà possibile evitarlo una volta per tutte.
Un modo potrebbe essere quello di tagliare in due permanentemente la striscia per isolare la parte nord da quella sud e quindi dal valico con l'Egitto da cui presumibilmente arriva il materiale per costruire i razzi artigianali.
A quel punto però la parte Nord diventerebbe troppo piccola entro breve tempo grazie ai tassi di natalità Palestinesi ed inoltre non potrebbe non essere supportata da aiuti esterni per poter sopravvivere,creando così l'opportunità per l'insediamento di una forza internazionale da sempre osteggiata da qualsiasi governo israeliano.
Tra meno di cinque giorni giurerà il primo presidente nero (e non nativo) Americano.
L'alleato mediorientale sa che non gli saranno permessi più gli spazi ottenuti grazie al vuoto di potere creatosi dalla transizione alla Casa Bianca e dovrà fermarsi a meno di non entrare in conflitto proprio con il nuovo Presidente, sicuramente desideroso di fare un buon esordio internazionale.
Tra un mese poi,le elezioni per la Knesset vedranno sicuramente un cambio al vertice e forse anche radicale ,perchè a volte tra i due litiganti,la Livni e Barak,il terzo gode...
mercoledì 7 gennaio 2009
Le possibili conseguenze della crisi attuale - parte prima
Ricorrono quest'anno gli ottant'anni dalla terribile crisi del '29,un avvenimento che ha segnato profondamente il secolo passato,non solo nel male ma anche nel bene.
Anche quella,come quella attuale,è scaturita dalla gestione apparentemente dissennata della finanza prima negli Stati Uniti e a seguire in tutto il mondo che era a a quel tempo e per quel tempo già globalizzato.
Non dimentichiamo infatti che le grandi potenze europee possedevano,tramite il sistema delle colonie,molte delle zone produttive ,o solo ricche di materie prime, presenti sul globo.
Alcune di queste sono diventate vere e proprie Nazioni come oggi le conosciamo solo dopo la II Guerra Mondiale proprio in seguito alla decolonizzazione operata più o meno volontariamente dalle potenze mondiali.
In alcuni casi si è trattato di un 'trasferimento di proprietà' tra potenze ma in altre è stata una vera e propria presa di coscienza di popoli che fino ad allora non erano riusciti a pensarsi come tali e che ,grazie alla presenza di un nemico comune,di un oppressore,di nuove opportunità, hanno compreso di avere un destino ed una identità comuni ed hanno iniziato la propria Storia.
La Storia ,quella di tutta l'umanità,attraversa punti di passaggio che si presentano come 'colli di bottiglia' o come 'tubi di Venturi' per chi ha dimestichezza con le tecniche idrauliche e/o motoristiche.:in questi momenti,gli eventi subiscono un'accelerazione,per poi tornare ad una quiete più o meno prolungata ma dalle caratteristiche totalmente nuove rispetto ai momenti precedenti.
E' successo così con la caduta dell'Impero Romano ,sostituito dal potere spirituale e temporale della Chiesa Cattolica,é accaduto con la Riforma Luterana e le successive guerre Europee,con la scoperta dell'America e delle nuove rotte commerciali,con la Rivoluzione Francese e in tempi decisamente più recenti con gli eventi dell'11 settembre 2001;non a caso a seguito di questi è stato detto:"nulla sarà più come prima".
Abbiamo detto che in alcuni di questi momenti è avvenuto un 'trasferimento di proprietà';tra la prima e la fine della II Guerra Mondiale , ad esempio,gran parte dei domini coloniali inglesi ed in parte francesi sono passati sotto la 'protezione' degli USA:penso ad esempio al Medio Oriente,al Sud-Est asiatico a buona parte dell'Africa.
I mercati,le materie prime e la manodopera a basso prezzo portati in dote da queste aree hanno alimentato la crescita stupefacente del tenore di vita del cosiddetto Occidente e di una parte del Secondo Mondo degli ultimi 60 anni.
E' questa solo una breve e sicuramente non esuriente premessa ,che verrà sicuramente approfondita nei prossimi post,per arrivare alla situazione attuale.
Durante l'epoca Vittoriana e per tutto il periodo in cui l'Inghilterra è stata la potenza egemone mondiale,la Sterlina e la manipolazione del suo valore hanno permesso alle Elites della Nazione anglosassone di acquistare,letteralmemnte,porzioni di pianeta con tutto ciò che vi risiedeva sopra e anche sotto:Materie prime,genti,edifici e soprattutto Sovranità sono diventati legale possedimento di potenti società e ancor più potenti individui Inglesi.Con la I e ,definitivamente,con la II Guerra Mondiale il potere economico e militare è passato agli Stati Uniti e di conseguenza è stato il Dollaro a diventare padrone delle transazioni economiche mondiali.
Dopo la mossa unilaterale messa in atto da Nixon nell'agosto del '71 ,ovvero lo 'scollegamento' del dollaro dalla base Aurea sottostante,la moneta americana è diventata progressivamente un assegno in bianco in mano alle grandi corporations americane su cui apporre di volta in volta il valore per loro più vantaggioso per acquistare a mani basse ricchezze e prodotti di tutto il mondo.
Il processo,ancora frenato dalla presenza dell'Unione Sovietica e del blocco economico ad essa collegato,è infine decollato dopo il 1989:l'unica superpotenza mondiale rimasta si è data allo shopping più sfrenato fondando la propria ricchezza non dalla vendita della propria produzione nazionale ma semplicemente facendo correre le presse della Federal Reserve a velocità stratosferiche.
Negli ultimi dieci anni ,con tutti questi Dollari 'Nuovi di Zecca' ,gli USA hanno acquistato prodotti giapponesi prima e cinesi poi ,allettando i compratori sia con il potere di acquisto che gli stessi dollari avevano ,sia con i rendimenti dei titoli di stato americani che gli stessi creditori asiatici compravano con quegli stessi dollari per fare in modo di mantenerne più o meno costante il valore.Al contempo la FED, con una serie impressionante di tagli,portava il costo del denaro usa ai livelli più bassi della storia dando il via ad una serie di 'bolle' che sono cresciute e scoppiate ciclicamente dalla metà degli anni '90.
Il meccanismo si è però rotto nell'agosto 2007 con la cosiddetta crisi dei mutui SubPrime (approfondimento) coinvolgendo l'intera economia mondiale che aveva nel frattempo seguito gli USA nella loro folle utopia di creare ricchezza dal nulla grazie all'invenzione di strumenti finanziari sempre più complessi e dai rendimenti falsamente allettanti......(continua)
Anche quella,come quella attuale,è scaturita dalla gestione apparentemente dissennata della finanza prima negli Stati Uniti e a seguire in tutto il mondo che era a a quel tempo e per quel tempo già globalizzato.
Non dimentichiamo infatti che le grandi potenze europee possedevano,tramite il sistema delle colonie,molte delle zone produttive ,o solo ricche di materie prime, presenti sul globo.
Alcune di queste sono diventate vere e proprie Nazioni come oggi le conosciamo solo dopo la II Guerra Mondiale proprio in seguito alla decolonizzazione operata più o meno volontariamente dalle potenze mondiali.
In alcuni casi si è trattato di un 'trasferimento di proprietà' tra potenze ma in altre è stata una vera e propria presa di coscienza di popoli che fino ad allora non erano riusciti a pensarsi come tali e che ,grazie alla presenza di un nemico comune,di un oppressore,di nuove opportunità, hanno compreso di avere un destino ed una identità comuni ed hanno iniziato la propria Storia.
La Storia ,quella di tutta l'umanità,attraversa punti di passaggio che si presentano come 'colli di bottiglia' o come 'tubi di Venturi' per chi ha dimestichezza con le tecniche idrauliche e/o motoristiche.:in questi momenti,gli eventi subiscono un'accelerazione,per poi tornare ad una quiete più o meno prolungata ma dalle caratteristiche totalmente nuove rispetto ai momenti precedenti.
E' successo così con la caduta dell'Impero Romano ,sostituito dal potere spirituale e temporale della Chiesa Cattolica,é accaduto con la Riforma Luterana e le successive guerre Europee,con la scoperta dell'America e delle nuove rotte commerciali,con la Rivoluzione Francese e in tempi decisamente più recenti con gli eventi dell'11 settembre 2001;non a caso a seguito di questi è stato detto:"nulla sarà più come prima".
Abbiamo detto che in alcuni di questi momenti è avvenuto un 'trasferimento di proprietà';tra la prima e la fine della II Guerra Mondiale , ad esempio,gran parte dei domini coloniali inglesi ed in parte francesi sono passati sotto la 'protezione' degli USA:penso ad esempio al Medio Oriente,al Sud-Est asiatico a buona parte dell'Africa.
I mercati,le materie prime e la manodopera a basso prezzo portati in dote da queste aree hanno alimentato la crescita stupefacente del tenore di vita del cosiddetto Occidente e di una parte del Secondo Mondo degli ultimi 60 anni.
E' questa solo una breve e sicuramente non esuriente premessa ,che verrà sicuramente approfondita nei prossimi post,per arrivare alla situazione attuale.
Durante l'epoca Vittoriana e per tutto il periodo in cui l'Inghilterra è stata la potenza egemone mondiale,la Sterlina e la manipolazione del suo valore hanno permesso alle Elites della Nazione anglosassone di acquistare,letteralmemnte,porzioni di pianeta con tutto ciò che vi risiedeva sopra e anche sotto:Materie prime,genti,edifici e soprattutto Sovranità sono diventati legale possedimento di potenti società e ancor più potenti individui Inglesi.Con la I e ,definitivamente,con la II Guerra Mondiale il potere economico e militare è passato agli Stati Uniti e di conseguenza è stato il Dollaro a diventare padrone delle transazioni economiche mondiali.
Dopo la mossa unilaterale messa in atto da Nixon nell'agosto del '71 ,ovvero lo 'scollegamento' del dollaro dalla base Aurea sottostante,la moneta americana è diventata progressivamente un assegno in bianco in mano alle grandi corporations americane su cui apporre di volta in volta il valore per loro più vantaggioso per acquistare a mani basse ricchezze e prodotti di tutto il mondo.
Il processo,ancora frenato dalla presenza dell'Unione Sovietica e del blocco economico ad essa collegato,è infine decollato dopo il 1989:l'unica superpotenza mondiale rimasta si è data allo shopping più sfrenato fondando la propria ricchezza non dalla vendita della propria produzione nazionale ma semplicemente facendo correre le presse della Federal Reserve a velocità stratosferiche.
Negli ultimi dieci anni ,con tutti questi Dollari 'Nuovi di Zecca' ,gli USA hanno acquistato prodotti giapponesi prima e cinesi poi ,allettando i compratori sia con il potere di acquisto che gli stessi dollari avevano ,sia con i rendimenti dei titoli di stato americani che gli stessi creditori asiatici compravano con quegli stessi dollari per fare in modo di mantenerne più o meno costante il valore.Al contempo la FED, con una serie impressionante di tagli,portava il costo del denaro usa ai livelli più bassi della storia dando il via ad una serie di 'bolle' che sono cresciute e scoppiate ciclicamente dalla metà degli anni '90.
Il meccanismo si è però rotto nell'agosto 2007 con la cosiddetta crisi dei mutui SubPrime (approfondimento) coinvolgendo l'intera economia mondiale che aveva nel frattempo seguito gli USA nella loro folle utopia di creare ricchezza dal nulla grazie all'invenzione di strumenti finanziari sempre più complessi e dai rendimenti falsamente allettanti......(continua)
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Consigli per gli acquisti
Da anni fautore della pratica del consumo critico , sono riuscito finora a convertire alcuni amici e nuovi conoscenti ,abituati a farsi 'consigliare gli acquisti' dalla pubblicità,dal marketing della Grande distribuzione e dal packaging dei prodotti, a questa sana pratica economica.
Alcuni consigli che voglio dare ai lettori più attenti sono alcune delle pratiche che metto in atto quotidianamente:
1)Prelevate ad inizio mese ,dal bancomat, una cifra di poco superiore al vostro fabbisogno mensile e portate con voi quotidianamente nel portafoglio solo il minimo indispensabile.
2)Ricordate che ogni operazione oltre le 100 annue in franchigia concesse dalla vostra banca presso un bancomat vi costa dai 50c a 1 euro.limitatele al minimo.
3)fate il pieno alla macchina ad inizio mese (se vi basta) e cercate di limitarvi per quanto possibile.una camminata di 500 metri al giorno per fare le piccole commissioni fa bene alla salute ed al portafoglio.
4) se fumate comprate una stecca ad inizio mese così da evitare di cambiare continuamente cartamoneta in monete metalliche che vengono ovviamente spese più velocemente.
5)Non raccogliete le monetine (di qualsiasi taglio) nel classico vasetto ma spendetele tutte prima di intaccare un pezzo da 5 o 10 euro;vi accorgerete di quanto può durare una banconota nel portafoglio prima di essere spesa.
6)Ricordate che ogni euro sul vostro conto corrente costa tempo e lavoro.Per il sistema siamo solamente consumatori per cui l'unica arma a nostra disposizione è la capacità di NON spendere.
7)Leggete bene le etichette di ciò che acquistate e confrontate i prodotti 'primo prezzo' con quelli 'branded';Vi accorgerete che molto spesso alcuni sono fatti nello stesso stabilimento ma hanno ovviamente prezzi differenti in quanto la differenza è data dal costo in pubblicità e dal packaging più ricercato dei secondi rispetto ai primi.
8)Cercate,se potete, di fare un menù settimanale e di rispettarlo;eviterete così di acquistare più di quanto serve o di farvi attirare dalle offerte (non sempre speciali) dei supermarket.
9)Comparate i prodotti in base al PREZZO AL CHILO anzichè al PREZZO UNITARIO.I prodotti in confezione singola costano ovviamente di più.
10)Evitate per quanto possibile prodotti elaborati (pasti surgelati,prodotti preparati,sughi pronti,ecc..)ricordando che ogni lavorazione sul prodotto incide sul suo costo.per preparare una pasta 'pomodoro e basilico' occorrono pochi minuti e 2 euro (per 1/2 chilo) ma il corrispettivo surgelato può costarvi anche 4 volte di più (3.50 euro per 300 grammi).
11)Cercate di non trovare sempre e comunque una motivazione valida per avvalorare un'acquisto superfluo.Spendere 1 euro al giorno per 4 giorni equivale a spendere 4 euro in un giorno solo.Non dimenticatelo.
Queste sono ovviamente solo alcune delle pratiche di 'buon senso' per spendere oculatamente i propri soldi ma è un buon inizio.Il risparmio è una FORMA MENTIS;una volta imparata tutto viene da sè ed anzi diventa una sfida quotidiana con se stessi per farlo sempre meglio.
Mettete al centro le vostre reali esigenze e non fatevele dettare dai pubblicitari o dalla competizione con il vicino di casa.
Alcuni consigli che voglio dare ai lettori più attenti sono alcune delle pratiche che metto in atto quotidianamente:
1)Prelevate ad inizio mese ,dal bancomat, una cifra di poco superiore al vostro fabbisogno mensile e portate con voi quotidianamente nel portafoglio solo il minimo indispensabile.
2)Ricordate che ogni operazione oltre le 100 annue in franchigia concesse dalla vostra banca presso un bancomat vi costa dai 50c a 1 euro.limitatele al minimo.
3)fate il pieno alla macchina ad inizio mese (se vi basta) e cercate di limitarvi per quanto possibile.una camminata di 500 metri al giorno per fare le piccole commissioni fa bene alla salute ed al portafoglio.
4) se fumate comprate una stecca ad inizio mese così da evitare di cambiare continuamente cartamoneta in monete metalliche che vengono ovviamente spese più velocemente.
5)Non raccogliete le monetine (di qualsiasi taglio) nel classico vasetto ma spendetele tutte prima di intaccare un pezzo da 5 o 10 euro;vi accorgerete di quanto può durare una banconota nel portafoglio prima di essere spesa.
6)Ricordate che ogni euro sul vostro conto corrente costa tempo e lavoro.Per il sistema siamo solamente consumatori per cui l'unica arma a nostra disposizione è la capacità di NON spendere.
7)Leggete bene le etichette di ciò che acquistate e confrontate i prodotti 'primo prezzo' con quelli 'branded';Vi accorgerete che molto spesso alcuni sono fatti nello stesso stabilimento ma hanno ovviamente prezzi differenti in quanto la differenza è data dal costo in pubblicità e dal packaging più ricercato dei secondi rispetto ai primi.
8)Cercate,se potete, di fare un menù settimanale e di rispettarlo;eviterete così di acquistare più di quanto serve o di farvi attirare dalle offerte (non sempre speciali) dei supermarket.
9)Comparate i prodotti in base al PREZZO AL CHILO anzichè al PREZZO UNITARIO.I prodotti in confezione singola costano ovviamente di più.
10)Evitate per quanto possibile prodotti elaborati (pasti surgelati,prodotti preparati,sughi pronti,ecc..)ricordando che ogni lavorazione sul prodotto incide sul suo costo.per preparare una pasta 'pomodoro e basilico' occorrono pochi minuti e 2 euro (per 1/2 chilo) ma il corrispettivo surgelato può costarvi anche 4 volte di più (3.50 euro per 300 grammi).
11)Cercate di non trovare sempre e comunque una motivazione valida per avvalorare un'acquisto superfluo.Spendere 1 euro al giorno per 4 giorni equivale a spendere 4 euro in un giorno solo.Non dimenticatelo.
Queste sono ovviamente solo alcune delle pratiche di 'buon senso' per spendere oculatamente i propri soldi ma è un buon inizio.Il risparmio è una FORMA MENTIS;una volta imparata tutto viene da sè ed anzi diventa una sfida quotidiana con se stessi per farlo sempre meglio.
Mettete al centro le vostre reali esigenze e non fatevele dettare dai pubblicitari o dalla competizione con il vicino di casa.
Ritorno al futuro
C'era una volta la massaia,anzi ce n'erano molte:diciamo la quasi totalità delle donne italiane.
Il termine è ormai diventato una figura retorica utilizzata per rappresentare tutte quelle virtù femminili legate alla cura della casa ed alla gestione dell'economia domestica in un tempo in cui i ruoli erano distinti ,specifici e complementari.
La brava massaia (l'aggettivo era sempre presente) conosceva perfettamente tutti quei piccoli accorgimenti che permettevano ad una famiglia composta da quattro a sei persone (i nonni erano parte integrante del nucleo familiare) di sopravvivere con il solo stipendio del capofamiglia:
rammendare calzini,camicie,maglioni e pantaloni di tutta la famiglia,creare capi di abbigliamento a maglia, uncinetto o tramite i cartamodelli,recuperare gli avanzi di sapone per lavare i panni,ri-elaborare gli avanzi del pasto precedente per farne tortini,frittate,passati,preparare conserve alimentari e marmellate e quant'altro,.
Quando era il momento faceva a mano la pasta,i ravioli,gli gnocchi,stendeva la sfoglia e preparava le torte per merenda e colazione.
Oltre a tutto questo,vi era poi la perfetta conoscenza dell'arte del fare la spesa.
La brava massaia sapeva quale erano la frutta e la verdura giusta della stagione in corso e la sapeva scegliere guardandola,tastandola,soppesandola.
Conosceva inoltre le ricette tramandatele dalla mamma o dalla nonna e quindi acquistava l'esatta quantità di ingredienti primari per cucinare i piatti tradizionali della cucina locale.
Ovviamente,potendosi recare giornalmente al mercato,acquistava solo quanto le serviva di ogni prodotto così da non sprecarne neanche un grammo e dedicava il tempo necessario agli acquisti valutando bene le variazioni di prezzo dei prodotti da banco a banco.
Questa regolarità le permetteva inoltre di conoscere personalmente i vari dettaglianti e quindi di valutare quali fossero i più affabili (ed affidabili)evitando le piccole astuzie che questi mettevano in atto per liberarsi della merce in scadenza ,o peggio già scaduta,e le furbizie sul peso dei prodotti.
A casa,poi,sapeva come fare in modo di far mangiare di tutto ai propri figli anche con qualche scapaccione se era necessario,frenava i desideri gastronomicamente esotici di questi e del marito e ,se ne avanzavano, gestiva i risparmi dalla spesa:la famigerata "cresta".
Questa figura mitica di cui stiamo parlando non è distante secoli da noi ma solo qualche decennio:
Sì,perchè poi è arrivato il boom economico degli anni '60 e pian piano tutto è cambiato.
E' infatti in quegli anni che fanno l'apparizione anche in Italia i supermercati sul modello in uso oltre oceano e con essi tutta una serie di prodotti alimentari e non,di tipo industriale:cibi in scatola,detersivi in polvere,surgelati e nuovi prodotti ma ancora poche donne hanno accesso al mondo del lavoro e quindi ci sono troppe massaie ancora così legate alle tradizioni ed al loro consolidato metodo di lavoro.
La televisione intanto porta nelle case degli italiani la pubblicità.Carosello la dissimula in brevi scenette che vedono molto spesso il ricorso alla figura della "brava massaia" ma ora è diventata anche moderna:tradizione e modernità si sposano ma alla fine la seconda soppianterà totalmente la prima.
Negli anni il fenomeno si consolida:le donne accedono massicciamente al mondo del lavoro,la pubblicità impone nuovi modelli alimentari,la vita sociale si fa più intensa ed il tempo per mangiare si fa più breve.E' tutto un quick, fast,snack,take away...
Negli anni '80 l'offerta pubblicitaria esplode in centinaia di televisioni private,radio,pubblicazioni,iniziative commerciali.
La "buona cucina di una volta", quella della mamma ,è ormai cosa da esperti gastronomici,da "caccia al ristorantino",o tutt'al più un nuovo marchio di fabbrica per una linea di piatti surgelati.
Di questi tempi il cibo può essere cosa pericolosa:sofisticazioni,coloranti,prodotti falsi,indeterminatezza della provenienza,contaminazioni fanno della spesa una sorta di quiz giornaliero sulla cronaca del telegiornale.In più l'inflazione,come si diceva anni fa,galoppa e due conti si fanno sempre necessari.
E la brava massaia dov'è finita?Si è estinta,o meglio è specie non protetta.Ma il suo spirito ,in questi tempi di crisi globale,ci servirebbe.
Lei sì ,ci potrebbe aiutare a comprare il necessario con il minor costo plausibile,a scegliere con causa cosa mangiare e quanto,a farci spegnere la luce quando usciamo dalle stanze,a ricordarci quella vecchia ricetta della pizza di pane olio e pomodoro che....
Il termine è ormai diventato una figura retorica utilizzata per rappresentare tutte quelle virtù femminili legate alla cura della casa ed alla gestione dell'economia domestica in un tempo in cui i ruoli erano distinti ,specifici e complementari.
La brava massaia (l'aggettivo era sempre presente) conosceva perfettamente tutti quei piccoli accorgimenti che permettevano ad una famiglia composta da quattro a sei persone (i nonni erano parte integrante del nucleo familiare) di sopravvivere con il solo stipendio del capofamiglia:
rammendare calzini,camicie,maglioni e pantaloni di tutta la famiglia,creare capi di abbigliamento a maglia, uncinetto o tramite i cartamodelli,recuperare gli avanzi di sapone per lavare i panni,ri-elaborare gli avanzi del pasto precedente per farne tortini,frittate,passati,preparare conserve alimentari e marmellate e quant'altro,.
Quando era il momento faceva a mano la pasta,i ravioli,gli gnocchi,stendeva la sfoglia e preparava le torte per merenda e colazione.
Oltre a tutto questo,vi era poi la perfetta conoscenza dell'arte del fare la spesa.
La brava massaia sapeva quale erano la frutta e la verdura giusta della stagione in corso e la sapeva scegliere guardandola,tastandola,soppesandola.
Conosceva inoltre le ricette tramandatele dalla mamma o dalla nonna e quindi acquistava l'esatta quantità di ingredienti primari per cucinare i piatti tradizionali della cucina locale.
Ovviamente,potendosi recare giornalmente al mercato,acquistava solo quanto le serviva di ogni prodotto così da non sprecarne neanche un grammo e dedicava il tempo necessario agli acquisti valutando bene le variazioni di prezzo dei prodotti da banco a banco.
Questa regolarità le permetteva inoltre di conoscere personalmente i vari dettaglianti e quindi di valutare quali fossero i più affabili (ed affidabili)evitando le piccole astuzie che questi mettevano in atto per liberarsi della merce in scadenza ,o peggio già scaduta,e le furbizie sul peso dei prodotti.
A casa,poi,sapeva come fare in modo di far mangiare di tutto ai propri figli anche con qualche scapaccione se era necessario,frenava i desideri gastronomicamente esotici di questi e del marito e ,se ne avanzavano, gestiva i risparmi dalla spesa:la famigerata "cresta".
Questa figura mitica di cui stiamo parlando non è distante secoli da noi ma solo qualche decennio:
Sì,perchè poi è arrivato il boom economico degli anni '60 e pian piano tutto è cambiato.
E' infatti in quegli anni che fanno l'apparizione anche in Italia i supermercati sul modello in uso oltre oceano e con essi tutta una serie di prodotti alimentari e non,di tipo industriale:cibi in scatola,detersivi in polvere,surgelati e nuovi prodotti ma ancora poche donne hanno accesso al mondo del lavoro e quindi ci sono troppe massaie ancora così legate alle tradizioni ed al loro consolidato metodo di lavoro.
La televisione intanto porta nelle case degli italiani la pubblicità.Carosello la dissimula in brevi scenette che vedono molto spesso il ricorso alla figura della "brava massaia" ma ora è diventata anche moderna:tradizione e modernità si sposano ma alla fine la seconda soppianterà totalmente la prima.
Negli anni il fenomeno si consolida:le donne accedono massicciamente al mondo del lavoro,la pubblicità impone nuovi modelli alimentari,la vita sociale si fa più intensa ed il tempo per mangiare si fa più breve.E' tutto un quick, fast,snack,take away...
Negli anni '80 l'offerta pubblicitaria esplode in centinaia di televisioni private,radio,pubblicazioni,iniziative commerciali.
La "buona cucina di una volta", quella della mamma ,è ormai cosa da esperti gastronomici,da "caccia al ristorantino",o tutt'al più un nuovo marchio di fabbrica per una linea di piatti surgelati.
Di questi tempi il cibo può essere cosa pericolosa:sofisticazioni,coloranti,prodotti falsi,indeterminatezza della provenienza,contaminazioni fanno della spesa una sorta di quiz giornaliero sulla cronaca del telegiornale.In più l'inflazione,come si diceva anni fa,galoppa e due conti si fanno sempre necessari.
E la brava massaia dov'è finita?Si è estinta,o meglio è specie non protetta.Ma il suo spirito ,in questi tempi di crisi globale,ci servirebbe.
Lei sì ,ci potrebbe aiutare a comprare il necessario con il minor costo plausibile,a scegliere con causa cosa mangiare e quanto,a farci spegnere la luce quando usciamo dalle stanze,a ricordarci quella vecchia ricetta della pizza di pane olio e pomodoro che....
Piccolo dizionario della crisi
Come cantava Renato Rascel anni fa,è arrivata la Bufera.
La sbornia del debito facile ,cominciata circa dieci anni fa ,ha lasciato il mal di testa anche a coloro che non si sono ubriacati,sotto forma di inflazione crescente,diminuzione del potere d'acquisto,fallimenti,erosione del risparmio.
Cosa è successo mentre noi passavamo il tempo spiando veline e calciatori ,sognando isole dei famosi e guardando grandi fratelli? E' accaduto che il costo del denaro nel mondo è sceso al livello più basso della Storia (circa il 2% in EU e in USA,0.5% in Giappone) e che perciò il buon vecchio motto "tutto e subito" è parso ragionevole a molti.
E allora via all'acquisto a rate di case,auto,TV al plasma,vacanze,telefonini,computer,abbigliamento e chi più (non)ne aveva ne ha messo.
E' stato tutto un fiorire di finanziarie più o meno solide (avete presente STROZUS, lo sketch di Paola Cortellesi in TV?),di tassi zero,di "prendi oggi paghi poi",di credito a tutti,anche a protestati e agli insolventi,per i quali, in America, si sono inventati l'acronimo di N.I.N.J.A che sta per "No Income,No Jobs,No Asset!" (nessun lavoro,stipendio o garanzia).
Questi clienti sono stati le galline dalle uova d'oro ,o meglio adorati polli, a cui affibiare prestiti a tassi spropositati detti Subprime , in quanto più rischiosi dei mutui Prime concessi a chi se li poteva ben permettere in quanto solvibile.Tanto si potevano ripagare con il valore della casa ,acquistata col mutuo, che si rivalutava sempre più.
Così,rifinanziamento dopo rifinanziamento c'è chi si è fatto prestare tanti soldi quanto cinque volte il valore della propria abitazione.
Questo in America.Da noi,la tradizionale cautela e l'oculato risparmio hanno lasciato il posto all'irrefrenabile volontà di sembrare ricchi senza esserlo,di imitare gli stereotipi televisivi,di scimmiottare i briatori,le venture,i costantini,le parisilton.Tanto i soldi me li presta la banca.Tasso di interesse?Che cos'è?A me servono i soldi; tanti e subito.
Poi in America il meccanismo si è inceppato.Stop al settore immobiliare ,case che si deprezzano,proprietari costretti a svendere e a dormire in macchina,società in fallimento,debiti non onorati,strumenti finanziari costruiti su quei debiti senza più valore,banche commerciali sul lastrico,rialzo dei tassi.In America.Ma anche in Italia.Succede ora che le parole più cercate su Google non siano più "trova voli low Cost" ma "cos'è un tasso variabile?","come posso rinegoziare il mutuo?".
La festa è finita di colpo.O meglio di colpo per tutti quelli troppo intenti a spendere e spandere invece di informarsi,di capire quelle parole nuove che giornali e tg diffondevano di giorno in giorno.Ora tocca alle nostre banche,ai nostri fondi pensione,alle nostre azioni,alla nostra casa e ai nostri risparmi.Capiamole insieme queste parole oscure:
-TASSO DI SCONTO:E' il tasso ufficiale praticato dalla Banca Centrale ai prestiti concessi alle banche per finanziare le proprie attività come mutui,fidi,acquisto di strumenti finanziari.La teoria economica dice che le banche dovrebbero finanziarsi con il denaro depositato dai propri clienti che a sua volta può essere prestato ,ad interesse,ad altri clienti.I depositi dovrebbero per questo essere quindi remunerati da un interesse detto attivo ma a tutt'oggi la maggior parte dei nostri depositi frutta un guadagno pari a zero.
-EURIBOR (Euro Interbank Offered Rate):E' il tasso al quale le banche si prestano il denaro tra di loro per fare fronte a temporanei squilibri nel bilancio dare/avere.E' legato al tasso di sconto ufficiale ma in periodi di sfiducia reciproca come questi può anche esserne più elevato di diversi punti.E' su questo indice che si basa il mutuo sulla casa se questo è definito variabile.Se sale l'EURIBOR cresce anche il costo della rata mensile.
-AZIONE:Le azioni rappresentano quote di partecipazione al capitale di un'azienda.Se il capitale dell'azienda è 100 e le sue azioni 1000,ognuna di esse varrà 0.1 ($,€,Yen,ecc).Se la società guadagna molto dalla sua attività,le sue azioni in Borsa salgono (diciamo a 0.15) e quindi sale anche il suo capitale (quindi 150).Ovviamente vale anche il contrario.
-FONDO D'INVESTIMENTO:Con la sottoscrizione di quote di un fondo i partecipanti affidano i propri risparmi a una società appositamente costituita che investe i capitali conferiti al fondo comune in azioni, obbligazioni e altri valori mobiliari per conto e nell'interesse di tutti i partecipanti.
-C.D.O.(Collateralized Debt Obligations):Strumenti finanziari basati su più debiti contratti da aziende o singoli impacchettati,spezzettati e rivenduti a singoli o a fondi.L'acquirente è allettato dall'alto interesse che potenzialmente possono rendere a seconda del rischio di credito fissato da una Agenzia di Rating.Più il rischio di fallimento del debitore è alto,più è elevato il rendimento potenziale.Se il debitore però fallisce veramente....
-AGENZIA DI RATING:Agenzia specializzata nel valutare il rischio di credito (default) di un debitore sia esso un'azienda,una Banca d'investimenti o una nazione.Le più grandi sono Standard & Poor's,Fitch,Moody's e spesso danno 'pagelle' anche all'Italia.Generalmente classificano il rischio di default con scale decrescenti: AAA=rischio basso,investimento sicuro-BBB=rischio più elevato-DDD=titolo spazzatura,debitore insolvente quindi fallimento sicuro.
-INIEZIONE DI LIQUIDITA':Visto che le banche non si fidano più le une delle altre ,per via degli investimenti errati fatti negli anni, non si prestano vicendevolmente denaro per timore di fallimento e perciò le Banche Centrali si vedono costrette a prestiti eccezionali (a uno,tre o più mesi)alle banche stesse per non vederle fallire.Queste ultime usano questo denaro per ristabilire i corretti parametri patrimoniali (ad esempio il rapporto capitale/investimenti) e raramente lo usano per prestarlo a terzi (come mutui casa o fidi alle aziende).
-CREDIT CRUNCH:E' la traduzione inglese di 'Stretta creditizia' ovvero la difficoltà ad ottenere prestiti anche offrendo garanzie precedentemente sufficienti.Si ripercuote ,ad esempio,sulla possibilità di contrarre un mutuo casa se non si dispone di un adeguato stipendio o se l'occupazione del contraente non è stabile.Vale anche per una azienda che richieda un fido se le sue prospettive economiche non siano almeno stabili o in crescita.
-DERIVATO:Un derivato è un contratto il cui valore è collegato al prezzo di uno strumento sottostante che può essere un'azione, un indice, una valuta, un tasso di interesse o una generica merce.Esistono derivati sulle Materie Prime (caffè,oro,rame,..),sugli indici di Borsa,sul tasso di cambio (Euro/Dollaro,Dollaro/Yen,..) e ,purtroppo, anche su altri prodotti finanziari come i C.D.O. Se il valore dello strumento sottostante cresce,il valore del derivato cresce anch'esso ma in maniera moltiplicata.Purtroppo vale anche il processo inverso.
-HEDGE FUND:I fondi hedge hanno l'obiettivo di produrre rendimenti costanti nel tempo, con una bassa correlazione rispetto ai mercati di riferimento, attraverso però investimenti singolarmente ad alto rischio, ma con possibilità di ritorni molto fruttuosi.
Sono contraddistinti dal numero ristretto di soci partecipanti e dall'elevato investimento minimo richiesto (minimo 1 mln $). Sono soggetti ad una normativa che per quanto riguarda la prudenza, è più limitata rispetto a quella che vincola gli altri operatori finanziari.(fonte Wikipedia)
-RECESSIONE:E'la fase economica che segue la 'stagnazione' e si caratterizza per un arretramento della capacità di un paese o di un'area (l'Europa,l'Asia) di produrre ricchezza.I cittadini acquistano solo il necessario,le fabbriche chiudono,le banche diminuiscono gli impieghi di capitale e il tenore di vita generale si abbassa.
-CONSAPEVOLEZZA:E' quella che ognuno di noi dovrebbe avere riguardo se stesso e al mondo in cui vive.Tutto ciò che possediamo ha un costo ed un valore.Se un oggetto costa molto,probabilmente vale molto e se guadagniamo poco sicuramente non possiamo permettercelo.Questo si chiama principio di Realtà ed è alla base del principio di Sopravvivenza.A volte può essere vero che è meglio vivere un giorno da leone che cento da pecora ma è sicuramente meglio vivere ottant'anni dignitosamente che ottant'anni da debitore per averne voluti vivere due da velina o da tronista.A scanso di equivoci,consiglierei di vendere la Ferrari 612 pagata a rate.
La sbornia del debito facile ,cominciata circa dieci anni fa ,ha lasciato il mal di testa anche a coloro che non si sono ubriacati,sotto forma di inflazione crescente,diminuzione del potere d'acquisto,fallimenti,erosione del risparmio.
Cosa è successo mentre noi passavamo il tempo spiando veline e calciatori ,sognando isole dei famosi e guardando grandi fratelli? E' accaduto che il costo del denaro nel mondo è sceso al livello più basso della Storia (circa il 2% in EU e in USA,0.5% in Giappone) e che perciò il buon vecchio motto "tutto e subito" è parso ragionevole a molti.
E allora via all'acquisto a rate di case,auto,TV al plasma,vacanze,telefonini,computer,abbigliamento e chi più (non)ne aveva ne ha messo.
E' stato tutto un fiorire di finanziarie più o meno solide (avete presente STROZUS, lo sketch di Paola Cortellesi in TV?),di tassi zero,di "prendi oggi paghi poi",di credito a tutti,anche a protestati e agli insolventi,per i quali, in America, si sono inventati l'acronimo di N.I.N.J.A che sta per "No Income,No Jobs,No Asset!" (nessun lavoro,stipendio o garanzia).
Questi clienti sono stati le galline dalle uova d'oro ,o meglio adorati polli, a cui affibiare prestiti a tassi spropositati detti Subprime , in quanto più rischiosi dei mutui Prime concessi a chi se li poteva ben permettere in quanto solvibile.Tanto si potevano ripagare con il valore della casa ,acquistata col mutuo, che si rivalutava sempre più.
Così,rifinanziamento dopo rifinanziamento c'è chi si è fatto prestare tanti soldi quanto cinque volte il valore della propria abitazione.
Questo in America.Da noi,la tradizionale cautela e l'oculato risparmio hanno lasciato il posto all'irrefrenabile volontà di sembrare ricchi senza esserlo,di imitare gli stereotipi televisivi,di scimmiottare i briatori,le venture,i costantini,le parisilton.Tanto i soldi me li presta la banca.Tasso di interesse?Che cos'è?A me servono i soldi; tanti e subito.
Poi in America il meccanismo si è inceppato.Stop al settore immobiliare ,case che si deprezzano,proprietari costretti a svendere e a dormire in macchina,società in fallimento,debiti non onorati,strumenti finanziari costruiti su quei debiti senza più valore,banche commerciali sul lastrico,rialzo dei tassi.In America.Ma anche in Italia.Succede ora che le parole più cercate su Google non siano più "trova voli low Cost" ma "cos'è un tasso variabile?","come posso rinegoziare il mutuo?".
La festa è finita di colpo.O meglio di colpo per tutti quelli troppo intenti a spendere e spandere invece di informarsi,di capire quelle parole nuove che giornali e tg diffondevano di giorno in giorno.Ora tocca alle nostre banche,ai nostri fondi pensione,alle nostre azioni,alla nostra casa e ai nostri risparmi.Capiamole insieme queste parole oscure:
-TASSO DI SCONTO:E' il tasso ufficiale praticato dalla Banca Centrale ai prestiti concessi alle banche per finanziare le proprie attività come mutui,fidi,acquisto di strumenti finanziari.La teoria economica dice che le banche dovrebbero finanziarsi con il denaro depositato dai propri clienti che a sua volta può essere prestato ,ad interesse,ad altri clienti.I depositi dovrebbero per questo essere quindi remunerati da un interesse detto attivo ma a tutt'oggi la maggior parte dei nostri depositi frutta un guadagno pari a zero.
-EURIBOR (Euro Interbank Offered Rate):E' il tasso al quale le banche si prestano il denaro tra di loro per fare fronte a temporanei squilibri nel bilancio dare/avere.E' legato al tasso di sconto ufficiale ma in periodi di sfiducia reciproca come questi può anche esserne più elevato di diversi punti.E' su questo indice che si basa il mutuo sulla casa se questo è definito variabile.Se sale l'EURIBOR cresce anche il costo della rata mensile.
-AZIONE:Le azioni rappresentano quote di partecipazione al capitale di un'azienda.Se il capitale dell'azienda è 100 e le sue azioni 1000,ognuna di esse varrà 0.1 ($,€,Yen,ecc).Se la società guadagna molto dalla sua attività,le sue azioni in Borsa salgono (diciamo a 0.15) e quindi sale anche il suo capitale (quindi 150).Ovviamente vale anche il contrario.
-FONDO D'INVESTIMENTO:Con la sottoscrizione di quote di un fondo i partecipanti affidano i propri risparmi a una società appositamente costituita che investe i capitali conferiti al fondo comune in azioni, obbligazioni e altri valori mobiliari per conto e nell'interesse di tutti i partecipanti.
-C.D.O.(Collateralized Debt Obligations):Strumenti finanziari basati su più debiti contratti da aziende o singoli impacchettati,spezzettati e rivenduti a singoli o a fondi.L'acquirente è allettato dall'alto interesse che potenzialmente possono rendere a seconda del rischio di credito fissato da una Agenzia di Rating.Più il rischio di fallimento del debitore è alto,più è elevato il rendimento potenziale.Se il debitore però fallisce veramente....
-AGENZIA DI RATING:Agenzia specializzata nel valutare il rischio di credito (default) di un debitore sia esso un'azienda,una Banca d'investimenti o una nazione.Le più grandi sono Standard & Poor's,Fitch,Moody's e spesso danno 'pagelle' anche all'Italia.Generalmente classificano il rischio di default con scale decrescenti: AAA=rischio basso,investimento sicuro-BBB=rischio più elevato-DDD=titolo spazzatura,debitore insolvente quindi fallimento sicuro.
-INIEZIONE DI LIQUIDITA':Visto che le banche non si fidano più le une delle altre ,per via degli investimenti errati fatti negli anni, non si prestano vicendevolmente denaro per timore di fallimento e perciò le Banche Centrali si vedono costrette a prestiti eccezionali (a uno,tre o più mesi)alle banche stesse per non vederle fallire.Queste ultime usano questo denaro per ristabilire i corretti parametri patrimoniali (ad esempio il rapporto capitale/investimenti) e raramente lo usano per prestarlo a terzi (come mutui casa o fidi alle aziende).
-CREDIT CRUNCH:E' la traduzione inglese di 'Stretta creditizia' ovvero la difficoltà ad ottenere prestiti anche offrendo garanzie precedentemente sufficienti.Si ripercuote ,ad esempio,sulla possibilità di contrarre un mutuo casa se non si dispone di un adeguato stipendio o se l'occupazione del contraente non è stabile.Vale anche per una azienda che richieda un fido se le sue prospettive economiche non siano almeno stabili o in crescita.
-DERIVATO:Un derivato è un contratto il cui valore è collegato al prezzo di uno strumento sottostante che può essere un'azione, un indice, una valuta, un tasso di interesse o una generica merce.Esistono derivati sulle Materie Prime (caffè,oro,rame,..),sugli indici di Borsa,sul tasso di cambio (Euro/Dollaro,Dollaro/Yen,..) e ,purtroppo, anche su altri prodotti finanziari come i C.D.O. Se il valore dello strumento sottostante cresce,il valore del derivato cresce anch'esso ma in maniera moltiplicata.Purtroppo vale anche il processo inverso.
-HEDGE FUND:I fondi hedge hanno l'obiettivo di produrre rendimenti costanti nel tempo, con una bassa correlazione rispetto ai mercati di riferimento, attraverso però investimenti singolarmente ad alto rischio, ma con possibilità di ritorni molto fruttuosi.
Sono contraddistinti dal numero ristretto di soci partecipanti e dall'elevato investimento minimo richiesto (minimo 1 mln $). Sono soggetti ad una normativa che per quanto riguarda la prudenza, è più limitata rispetto a quella che vincola gli altri operatori finanziari.(fonte Wikipedia)
-RECESSIONE:E'la fase economica che segue la 'stagnazione' e si caratterizza per un arretramento della capacità di un paese o di un'area (l'Europa,l'Asia) di produrre ricchezza.I cittadini acquistano solo il necessario,le fabbriche chiudono,le banche diminuiscono gli impieghi di capitale e il tenore di vita generale si abbassa.
-CONSAPEVOLEZZA:E' quella che ognuno di noi dovrebbe avere riguardo se stesso e al mondo in cui vive.Tutto ciò che possediamo ha un costo ed un valore.Se un oggetto costa molto,probabilmente vale molto e se guadagniamo poco sicuramente non possiamo permettercelo.Questo si chiama principio di Realtà ed è alla base del principio di Sopravvivenza.A volte può essere vero che è meglio vivere un giorno da leone che cento da pecora ma è sicuramente meglio vivere ottant'anni dignitosamente che ottant'anni da debitore per averne voluti vivere due da velina o da tronista.A scanso di equivoci,consiglierei di vendere la Ferrari 612 pagata a rate.
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