La decisione di Trump di ritirare le
proprie truppe dalla Siria, ha aperto la strada all'invasione del
nord del paese da parte della Turchia. Questa è una palese
violazione della carta dell'ONU, ma d'altronde anche la presenza
americana non era stata ratificata da alcuna decisione delle Nazioni
Unite. Il presidente americano ha motivato la decisione con la
volontà di "finirla con tutte queste inutili guerre"e fa
il paio con il tentativo di ridurre anche la presenza in Afghanistan,
che però non ha avuto ancora seguito. A seguito dell'intervento
russo, il tentativo di rovesciare il governo siriano è sfumato e la
presenza americana è ormai ininfluente. L'appoggio dato ai curdi
siriani in funzione anti Assad non è più strategico e rischiava di
far entrare in collisione gli USA sia con la Turchia che con la
Russia. Lo stesso scenario si sta dispiegando anche in Ucraina dove
gli USA non appoggiano più il governo nelle sue istanze anti-russe.
Se si considera quanto poi sta avvenendo sul fronte del "Russiagate",
con le rivelazioni a carico del candidato democratico Biden, quel
fronte è ormai utile solamente in vista delle elezioni dell'anno
prossimo. Il presidente americano gestisce la politica estera in
maniera apparentemente sincopata ma si intuisce il mutare delle
priorità a favore di un maggiore contrasto alla Cina, percepita
ormai come il maggior pericolo all'egemonia americana. Il non troppo
velato appoggio alle sollevazioni in atto ad Hong Kong, coì come le
sanzioni varate nell'ultimo anno su oltre 250 mld di $ di merci
cinesi, vanno in questo senso. Lo stesso trattamento è stato
riservato anche all'Europa, con il duplice scopo di riequilibrare la
bilancia commerciale e di riportare Bruxelles su posizioni filo
americane, dopo i recenti accordi commerciali con il gigante cinese.
Secondo un celebre adagio, "gli USA non hanno amici ma solo
alleati" e questi lo sono sino a che sono utili. Probabilmente
dovremo abituarci al pragmatismo di Trump anche nel suo secondo
mandato.
Un Blog per liberare pensieri e ragionamenti ispirati,e necessari, alla realtà quotidiana. Perchè spesso siamo portati a pensare in modi che non ci appartengono,ispirati da chi ha interesse a conformare il pensiero generale verso verità semplici, logiche e incontrovertibili ma che in realtà, scansano dal nostro cervello tutte le altre e le nascondono. La mancanza di Idee porta all'inazione ed alla morte di Se
Perchè Ordine e Progresso?
Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.
L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine
Auguste Comte ,1896
domenica 8 dicembre 2019
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