Il risveglio della questione libica,
l'infinita Brexit, le prossime elezioni europee, l'accordo USA-Cina,
la Russia in Venezuela; la politica estera continua a fornire spunti
di riflessione sul costruendo assetto delle relazioni internazionali.
In Libia, Haftar, sostenuto da francesi e russi, freme per prendersi
l'intero paese. L'Italia non ha nulla da guadagnarci e sostiene
Sarraj insieme ai freddi americani. E' già successo in passato e
ancora accadrà, sino ad uno scontro definitivo o ad un nuovo accordo
spartitorio. Chi invece un accordo non riesce a trovarlo, è
l'Inghilterra, che continua a posticipare l'uscita dall'UE, ma si
trova di fronte la data delle elezioni europee. Rischia di
parteciparvi sapendo di starne fuori; un paradosso. Trump,
rinvigorito dall'evaporazione delle accuse sul Russiagate, è tornato
a dedicarsi al muro con il Messico e agli accordi con la Cina. Sa di
partire sfavorito poiché Pechino,tessendo la sua rete commerciale,
diplomatica e politica grazie alla Via della Seta e alla Banca
Asiatica, sta creando un nuovo ambiente economico dal quale gli USA
si sono auto esclusi. Questi, poi, non esportano abbastanza e sono
troppo dipendenti dalle importazioni cinesi per permettersi di fare i
duri. L'Europa arriva alle elezioni con lo spauracchio “sovranista”.
Al momento il blocco europeo, guidato da Salvini, è dato al 10%,
poco per scalfire l'oligopolio popolari-socialisti, ma mai come
quest'anno, il voto, sarà un test interno per tutte le nazioni. Il
tema europeo è ormai centrale in Francia quanto in Germania, e la
dicotomia destra-sinistra è ormai in crisi ovunque. Sorprese sono in
vista. In Venezuela si profila un nuovo scenario siriano, con i russi
che inviano un centinaio di truppe in sostegno a Maduro. Tutto
legittimo secondo la carta dell'ONU, ma gli USA temono
l'accerchiamento. Un po' quello che la NATO ha fatto negli scorsi 20
anni con la Russia. Il mondo è ormai multipolare, le sfere di
influenza tornano di moda,è il tempo delle scelte.
Un Blog per liberare pensieri e ragionamenti ispirati,e necessari, alla realtà quotidiana. Perchè spesso siamo portati a pensare in modi che non ci appartengono,ispirati da chi ha interesse a conformare il pensiero generale verso verità semplici, logiche e incontrovertibili ma che in realtà, scansano dal nostro cervello tutte le altre e le nascondono. La mancanza di Idee porta all'inazione ed alla morte di Se
Perchè Ordine e Progresso?
Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.
L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine
Auguste Comte ,1896
domenica 8 dicembre 2019
Il tempo delle scelte
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento