Perchè Ordine e Progresso?

Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.


L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine

Auguste Comte ,1896

domenica 8 dicembre 2019

Greta e Aurelio


Nel 1972 un libro ha scatenato il più grande dibattito sul futuro dell’umanità. Si trattava de "I limiti dello sviluppo", un report sullo stato complessivo del pianeta Terra, che metteva in guardia verso ipotetici scenari futuri. Il libro, diventuto un best seller, era stato commissionato dal Club di Roma, un’associazione di scienziati, umanisti e imprenditori legati dalla comune preoccupazione per la situazione mondiale. Promotore di quella iniziativa fu Aurelio Peccei, dirigente FIAT nato a Torino nel 1908. Lo scenario descritto dal libro, fondato su un modello con cinque variabili: crescita demografica, produzione alimentare, industrializzazione, inquinamento e consumo di risorse non rinnovabili, illustrava la concreta possibilità che l’intero sistema mondo sarebbe collassato nel corso del XXI Secolo. Da allora, il Club di Roma pubblica con regolarità rapporti e studi metodologici sui limiti del pianeta, analisi sulle migliori pratiche di governance e riflessioni sui valori fondamentali per il futuro. Nel 2015, l’ONU ha approvato una "Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile", i cui elementi sono stati riassunti nei “17 punti per lo sviluppo sostenibile”,tra lotta a povertà, fame, disuguaglianze, conservazionismo ambientale e promozione di economie globali sostenibili. Lo stesso anno, quasi 200 nazioni hanno siglato l’Accordo di Parigi per la riduzione delle emissioni di gas serra con il fine di contenere il riscaldamento medio del pianeta entro la soglia di 1,5°C. Il nuovo report pubblicato dal Club di Roma, "La trasformazione è possibile", tratta il come raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dall’ONU. La vera sfida, oggi, è cambiare il modo con cui gran parte degli esseri umani pensa al pianeta Terra. Come ricordano gli autori del report, viviamo ancora in un mondo dove sembra che “tutti sappiano ma nessuno voglia capire” la magnitudine della trasformazione necessaria. Le conclusioni scritte in quel libro di 50 anni fa sono valide ancora oggi: vale la pena rileggerle.

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