Perchè Ordine e Progresso?

Il Blog prende il nome dal motto inscritto sulla bandiera del Brasile e mutuato da un'aforisma di Auguste Comte.
Questi, uno dei padri della Sociologia, era una convinto positivista, il che nel 1896 lo rendeva anche un progressista.
L'importante è , come infatti Comte mette al primo punto, che l'Amore sia sempre il principio cardine dell'Agire.


L'Amore per principio e l'Ordine per fondamento;il Progresso per fine

Auguste Comte ,1896

domenica 8 dicembre 2019

E' morta la Politica,Viva la Politica.


30 anni fa, il 9 Novembre 89, cadeva il muro di Berlino. Oltre 70 anni di rivalità tra due blocchi che erano diversi in tutto ed in tutto contrapposti, terminava e lasciava un solo sistema di valori vincitore: il modello occidentale. Capitalista, progressista, per lo più cristiano e democratico; abbiamo vissuto in questo sistema per molta parte della nostra vita, e le giovani generazioni non hanno conosciuto che questo. In questi trent'anni sono cambiati gli imperativi che guidano le nostre azioni, le nostre chiavi interpretative, le nostre aspettative.Siamo cambiati noi. L'ottica è sempre più di breve periodo, nuove necessità nascono da stimoli sempre più intensi. Le mode si succedono sempre più rapide e influenzano sempre più le abitudini. In questa situazione la Politica si è trovata a dover svolgere esclusivamente un opera di amministrazione e risoluzione delle istanze portate dal Mercato. La Società, in questo processo, si è dovuta adattare. La crisi economica nella misura in cui l'economia si è sostituita alla politica come mezzo per la realizzazione delle nostre aspirazioni è anche crisi esistenziale. Ma l'economia non ha altri fini che la continuazione di se stessa,non può proporre traguardi ideali che possano portare un individuo a crearsi un orizzonte d'azione che non sia meramente lavorativo. La politica invece ha uno spettro più ampio, coinvolge molteplici aspetti dell'intera nostra vita, deve avere un orizzonte stabile per fornire una cornice anch'essa stabile all'esistenza degli individui. Nascere, Crescere, avere dei figli, morire dignitosamente non sono fini ultimi dell'economia, sia essa industriale o finanziaria, ma devono esserlo per la Politica che è fatta dagli uomini per gli uomini e non dai numeri per il profitto. Se lasciamo che la politica sia indotta nelle sue scelte solamente da principi di natura economica senza che siano chiari i fini socialmente espressi ed i valori che supporterano l'azione,allora avremo vinto la battaglia contro i Piani Quinquennali per perdere la guerra contro le Relazioni Trimestrali.

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